“Il presidente Letta è stato di parola e per questo lo ringrazio. Quei fondi serviranno a rendere le nostre isole meno disagiate e a migliorare l’accoglienza. I fondi stanziati dal governo saranno utilizzati per fare uscire le isole Pelagie dalla marginalità, realizzando opere e interventi necessari e urgenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e assicurare un livello di accoglienza dignitoso per quanti passano da qui, migranti o turisti che siano“. Così il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, a proposito dei 20 milioni (10 nel 2014 e altrettanti suddivisi nei due anni successivi) assegnati alle Pelagie nella legge di stabilità, come compensazione per i disagi affrontati con le ultime vicende legate agli sbarchi, nonché al dramma dei naufragi del 3 e dell’11 ottobre scorso.
“Il presidente Letta è stato di parola – continua il sindaco – per questo lo ringrazio a nome mio e dei miei concittadini. Giudico questo stanziamento straordinario, un’azione concreta per aiutare Lampedusa a superare il deficit di crescita e civiltà. Il punto di partenza necessario per rifondare il senso di cittadinanza che in queste isole di frontiera, schiacciate da un continuo clima emergenziale, si era smarrito“. “Sono convinta – conclude – che, grazie alla sinergia che si è innescata tra Governo e Regione siciliana, presto saranno onorati anche gli impegni per sollevare le Pelagie dalla schiavitù della nave cisterna che porta l’acqua potabile e per garantire la continuità territoriale marittima, troppo a lungo negata“.