Sono diverse settimane che oramai ogni domenica in prima serata su Rai1 milioni di telespettatori sono incollati al televisore per vedere “Che Dio ci aiuti”. L’amato avvocato del convento Guido Corsi è meno presente nella fiction; questa è stata una scelta dettata da Lino Guanciale, l’affascinante e bravissimo attore che, in diversi anni, è entrato a far parte del cuore di moltissimi spettatori. Proprio in occasione della messa in onda di una puntata, ho fatto una chiacchierata con Lino proprio su questa quarta stagione di “Che Dio ci aiuti” che, seppur in maniera sporadica, continua a far parte della vita di suor Angela e del convento più divertente della storia della tv.
Dall’inizio di gennaio ti vediamo nuovamente nella fiction “Che Dio ci aiuti”. Perché hai deciso ancora una volta di farne parte?
Nonostante io stesso abbia chiesto di uscire dalla serie tv in questa quarta stagione – pattuendo con la produzione la mia partecipazione “a macchie”, in modo da garantire al rapporto fra Guido e Azzurra il giusto e tanto atteso coronamento –, ho pensato che fosse la cosa più rispettosa da fare nei confronti del pubblico: Guido non scompare da “Che Dio ci aiuti”, semplicemente la sua storia raggiunge il finale più bello possibile.
Interpreti Guido Corsi, un personaggio molto caro al grande pubblico. Perché piace così tanto secondo te?
Credo che di Guido Corsi siano sempre piaciuti l’onestà e la profonda attitudine alla “inclusione”. E’ bello, penso, per il pubblico poter credere che esistano uomini in grado di amare un bambino, di esserne padre al di là del limite della paternità biologica, oltre che essere a questo intelligente e avere un bellissimo naso! (Scherzo… ovviamente!)
E’ un uomo di legge; non è la prima volta Lino che ne interpreti uno. Cosa c’è di diverso nel Corsi?
In realtà, come hanno potuto vedere le tante spettatrici e gli spettatori, nello spazio limitato che Guido ha in questa stagione, l’accento non è messo sulla sua professione o sul suo rapporto con l’idea di legge e legalità, come accadeva in passato. L’attenzione è tutta posta sul “privato”, ovvero sulla riuscita o meno del progetto matrimoniale con Azzurra. Vedrete che riconoscerete il Guido avvocato rigoroso e compassionevole delle passate stagioni anche nel Guido padre e marito di questa stagione, un uomo convinto e felice delle proprie scelte.
In questa stagione, ci sarà qualche cambiamento. Guido e Azzurra?
Questa volta i due fanno sul serio, quanto a progetti di vita insieme! Chissà che non ci siano complicazioni, però.
Il matrimonio tanto atteso finalmente arriva. E tu del matrimonio che ne pensi? E’ davvero il coronamento di un sogno?
Per alcuni credo sia un grande traguardo e la realizzazione della gioia più alta possibile. Per mio fratello, recentemente sposato, ad esempio, vedo ogni giorno che è davvero così. Credo che in generale in molti sottovalutino la realtà di quella promessa tanto importante. Molto probabilmente io non sono adatto al matrimonio, o al rituale in sé. Ma quello che è certo è che prendo i rapporti sul serio e sono convinto che quando due persone vogliono capire se si amano davvero, debbano pensare a come potrebbe essere condividere il futuro.
Il tuo rapporto con la religione. Com’è?
Io non sono credente ma rispetto molto chi ha fede e penso che averla sia uno dei doni più belli possibili.
A cosa si deve il successo di questa serie tv?
Alla spensieratezza con cui la si può guardare riunendo la famiglia attorno al televisore, alla prossimità delle situazioni dei personaggi con quelle della vita quotidiana degli spettatori… un mix di normalità e ritmo di commedia che fa sempre centro.
Cosa vorresti arrivasse di questa quarta stagione?
La freschezza dei nuovi protagonisti: gli auguro il maggior successo possibile.
I tuoi prossimi progetti?
Tra poco andrà in onda il lavoro televisivo più ambizioso a cui ho preso parte finora, un noir che si colloca a metà fra “Il sesto senso” e “Ghost”, ovvero “La porta rossa”. Spero davvero che il pubblico si affezioni ai personaggi di questa bellissima storia: al fantasma che interpreto io, Leonardo Cagliostro, a sua moglie Anna Mayer, magistralmente interpretata da Gabriella Pession – secondo me mai così brava, davvero straordinaria –, alla giovane Vanessa, interpretata dalla bravissima Valentina Romani – premiata quest’anno con il Nastro d’argento per il film “Un bacio” –, a tutte le figure a cui i tanti attori bravissimi del cast hanno saputo dare vita. Rai2 sta scommettendo su progetti innovativi e di grande qualità, come già visto nel caso di “Rocco Schiavone”: è un vero piacere e un onore far parte di una fase di crescita tanto evidente per i prodotti della nostra televisione pubblica. Oltre a questo ci sarà l’uscita nelle sale del film “I peggiori” che ho girato con un grande regista esordiente, Vincenzo Alfieri: un film divertente e bellissimo, dal quale resterete senz’altro stupiti! E poi c’è il lavoro con i miei compagni teatrali di Carissimi Padri, il gruppo con cui da tanto tempo lavoro fra Modena, Bologna, Firenze… stiamo per lanciare un nuovo progetto: “Un bel dì saremo”, seguite me e i miei compagni su facebook e saprete tutto delle mille attività legate a questa nuova avventura, un’avventura che al momento è solo all’inizio e promette vere scintille!
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