Partiamo dalla fine. Perché è sempre il finale a decretare il vero esito di uno spettacolo. E quei minuti interminabili, con tre standing ovation consecutive da parte del pubblico in visibilio, hanno sottolineato quanto il Teatro Comunale di Lacedonia abbia apprezzato l’esibizione dei Pink Sonic.
Un nuovo, grande colpo, quello messo a segno dalla Montecristo Produzioni e dal direttore artistico Maurizio Giannetta, che ha portato a Lacedonia la più importante celebrazione europea dei mitici Pink Floyd.
Il tutto, con un fine unico: quello di contribuire ulteriormente all’emersione di queste zone del nostro Sud anche dal punto di vista culturale e degli spettacoli. La strada, per il Teatro lacedoniese, è quella giusta, se si considera che, grazie alla partnership col Teatro Pubblico Campano, ormai da anni riesce a offrire all’utenza un cartellone di respiro nazionale: da Vincenzo Salemme a Gino Rivieccio, da Sal Da Vinci a Biagio Izzo, da Maurizio Casagrande a Carlo Buccirosso, sono tantissimi e tutti di grande livello gli artisti e le compagnie teatrali che si alternano a calcare il palco del Comunale di Lacedonia.
Per questo, non sorprende che anche in occasione del concerto dei Pink Sonic la struttura fosse esaurita in ogni ordine di posto, arrivando a contare oltre quattrocento paganti. Così come non meraviglia che ad ascoltare le quasi tre ore di live potente e sontuoso, ma sincero e profondo, fossero arrivati da ogni parte della Campania e addirittura da fuori regione. Era la prima volta, infatti, che i Pink Sonic calcassero un palco campano, e la circostanza non è affatto passata inosservata ai tantissimi amanti del rock pulito ma segnante. Grandissimi musicisti, scenografie spettacolari per rivivere la musica di un gruppo che ha unito il proprio nome a un’epoca e che si è consegnato all’immortalità grazie alla sua capacità di intercettare il gusto e anticipare le tendenze di una società in continua evoluzione.
Molto partecipe il pubblico, coinvolto dalle sonorità (fedeli alle originali) e dagli inviti dei musicisti, e che ha cantato tutti i pezzi in scaletta fino al delirio di “Wish you were here” e di “The wall”. Uno spettacolo, quindi, che va in automatico rubricato alla voce “successi storici” e che con ogni probabilità – dicono spifferi – segna l’inizio di un connubio tra la Montecristo Produzioni e il Teatro Comunale di Lacedonia: una collaborazione destinata a consolidarsi nell’anno appena cominciato.