La Regione Puglia per una pesca sostenibile, pubblicati i bandi per il settore ittico, spazio anche al green e alle start up

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La Regione Puglia investe nella sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica, redditività e nello sviluppo di nuova imprenditoria giovanile nel settore della pesca. Sono stati pubblicati i nuovi avvisi pubblici, a valere sul Programma Operativo del Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura, FEAMP, per il periodo 2014-2020. Si tratta di interventi messi a punto dal Dipartimento regionale al ramo d’intesa con il partenariato socio economico, riunitosi lo scorso luglio 2022.

I bandi pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, riguardano:

  • la salute e la sicurezza (Misura 1.32) con sostegni a investimenti destinati migliorare le condizioni di lavoro, salute e igiene a bordo, dando altresì priorità alla salubrità del prodotto;
  • la diversificazione e nuove forme di reddito (Misura 1.30) attraverso il sostegno a investimenti per lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, al turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali legati alla pesca e attività pedagogiche relative alla pesca. Oltre alla diversificazione del reddito, l’intervento previsto dal bando contribuisce ad accrescere il livello di formazione dei pescatori su ambiti produttivi correlati alla pesca;
  • l’accrescimento del valore aggiunto, della qualità dei prodotti e dell’utilizzo delle catture indesiderate (Misura 1.42) che prevede investimenti volti a migliorare il valore aggiunto o la qualità del pesce catturato. Considerata la scarsità degli stock ittici, la misura in oggetto sostiene investimenti volti ad accrescere il valore commerciale delle catture;
  • il sostegno all’avviamento per i giovani pescatori (Misura 1.31) per stimolare la creazione e lo sviluppo di nuove attività economiche nel settore della pesca ad opera di giovani pescatori.
  • Due avvisi pubblici, inoltre, riguardano, l’efficienza energetica e la mitigazione dei cambiamenti climatici (Misura 1.41) che consentono di investire non solo in attrezzature – a condizione che non ne venga inficiata la selettività – o bordo volti in grado di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra, per aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci. Ma anche in studi mirati per valutare il contributo dei sistemi di propulsione alternativi e della progettazione degli scafi sull’efficienza energetica dei pescherecci.

Inoltre – come rende noto l’assessore all’Agricoltura – è stato riaperto anche l’avviso pubblico che consente alle marinerie pugliesi di accedere al fondo di solidarietà per il settore della pesca, di cui molte attività produttive hanno risentito e risentono del caro gasolio.

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Redazione