È attivo il portale telematico attraverso cui i giovani pugliesi possono presentare un piano aziendale per richiedere i finanziamenti del Pacchetto giovani, il bando dedicato al primo insediamento nel settore agricolo degli under 40. La misura, precisa una nota della Regione, rientra nel programma di Sviluppo rurale 2014-2020 della Puglia.
Il Presidente Michele Emiliano evidenzia che “attraverso questo primo bando da 40 milioni prevediamo il coinvolgimento di centinaia di ragazze e ragazzi pugliesi che metteranno a sistema idee innovative e sostenibili in favore del nostro territorio e del comparto agricolo“.
“Abbiamo accumulato ritardi fisiologici – aggiunge – ma recupereremo grazie a un sistema informatico celere e trasparente per descrivere, così come da bando, la proposta progettuale. Abbiamo il più alto numero di aziende agricole in Italia, pari al 17,4 per cento delle imprese agricole presenti sul territorio nazionale, ma possiamo e dobbiamo crescere ed evolverci, soprattutto in termini di qualità e di posizionamento in Italia e all’estero”.
“Fino a ottobre – precisa l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Leonardo di Gioia – sarà possibile presentare le domande di sostegno previste dal bando: abbiamo messo a punto un portale telematico, (pma.regione.puglia.it) – prosegue – che consentirà di espletare tutte le procedure previste e offrire alle startup giovanili tutto il sostegno per mettersi al lavoro”. “L’agricoltura – conclude – è un settore cruciale della nostra economia ma servono idee innovative, giovani formati e competitivi per far crescere la nostra regione e dare slancio e valore a un settore considerato da sempre tradizionale”.
Avanti anche con il biologico
Con 4815 produttori nel 2016 e una crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente (dati Sinab) e la prima per numero di trasformatori con 1.234 produttori/operatori.
In un periodo di contrazione dei consumi, sono addirittura aumentati in Puglia nei primi 5 mesi del 2017 di un ulteriore 18% (dati Cibi) consumi familiari di alimenti biologici.
“In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l’aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell’81 percento“. Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli: olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell’acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi”.
La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.
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