“Risulta dalle indagini che Cosa nostra ha indirizzato i suoi consensi verso Nino Dina, poi eletto all’Ars con moltissime preferenze proprio nella zona di competenza del clan”.
Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci intervenuto alla conferenza stampa che ha illustrato l’indagine dei carabinieri che ha portato al fermo di 5 mafiosi del corleonese.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se il parlamentare regionale dell’Udc sia indagato per voto di scambio, il magistrato ha risposto: “si tratta di fatti precedenti alla nuova formulazione del reato di voto di scambio. La vecchia norma prevedeva la contropartita economica che a noi, in questo caso, non risulta. Potendo ampliare la fattispecie, che ora parla genericamente di ‘altre utilità’ in cambio dei voti, probabilmente avremmo fatto valutazioni diverse”.
Agueci ha anche detto che “non c’è la prova che Cosa nostra abbia ricavato dei vantaggi in cambio del certo sostegno elettorale a Dina”.