È necessario vedere con i propri occhi quanto accaduto nel Gargano e parlare con la gente che sta affrontando l’emergenza nelle città colpite. Oggi sono stato nelle zone alluvionate e le foto che ho scattato, meglio delle parole, possono raccontare ciò che sta accadendo.
La spiaggia devastata della baia di Peschici, gli argini del canalone travolti dalla piena, la valanga di fango abbattuta sugli alberghi di Rodi Garganico, dove è arrivato anche l’esercito in aiuto, il sindaco di Carpino impegnato con la Protezione Civile per ripulire i canaloni da tonnellate di detriti, il dolore degli agricoltori di Ischitella danneggiati dall’alluvione, lo sgomento di due anziani rimasti senza casa.
Con i pescatori abbiamo verificato le condizioni, critiche, delle acque del Lago di Varano, piene di fango venuto giù dalla montagna mentre, poco distanti da noi, i tecnici del CNR analizzavano la qualità delle acque dopo il disastro.
Ringrazio chi ci ha accompagnato e spiegato il delicato ecosistema del Lago di Varano. E tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per riportare la situazione alla normalità, la Brigata Pinerolo, la Protezione Civile, i Corpi di Polizia municipale, le Forze dell’ordine, i sindaci e tutti i volontari attivati.
Ho visto con i miei occhi lo spirito indomito della gente del Gargano che non si arrende, questo spirito merita tutta la nostra attenzione, questi pugliesi non vanno abbandonati.