La forza di volontà è in grado di produrre veri e propri miracoli, come nel caso di Laura Coppola, studentessa di 23 affetta da una tetraparesi spastica che a Napoli è stata proclamata dottoressa in matematica con 110 e lode. Laura riesce a comunicare solo con i suoi occhi scuri. La sua patologia le impedisce qualsiasi altro movimento. La mamma, Antonella, ha realizzato per lei un sistema ingegnoso per consentirle di comunicare malgrado non possa parlare. Una sorta di ruota con la quale riesce a comporre le parole. Una forza di volontà e una determinazione incrollabili che, unite alla qualità dello studio e alle doti della neo dottoressa, le hanno permesso di vincere una sfida che appariva inizialmente impossibile da realizzare.

La seduta di laurea si è svolta nella Facoltà di Matematica dell’Università Federico II di Napoli. A leggere la relazione della sua tesi – sui gruppi policiclici – è stata una compagna di corso, mentre uno schermo proiettava le slide. “Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo traguardo“, è il testo che Laura ha voluto che tutti leggessero nell’ultima slide.

“L’abbiamo vista durante i corsi e agli esami – ha detto il presidente di commissione, Vittorio Coti Zelati – E’ sempre stata una sfida per l’università e speriamo di aver dato a lei e alla sua famiglia la giusta soddisfazione“.

Le persone come Laura, però, hanno bisogno di aiuti concreti da parte delle Istituzioni. “Con la legge di stabilità si vogliono tagliare fondi per la non autosufficienza – ha detto Antonella Leone, mamma di Laura –  è inutile parlare di un solo caso bello se non ci sono le condizioni per tutti. Laura è stata fortunata perché ha incontrato persone che hanno saputo starle intorno anche economicamente. Abbiamo potuto sostenerla, ma ci sono situazioni in cui non è possibile. I ragazzi da soli non possono fare nulla – ha concluso la mamma di Laura – serve sempre una controparte“.