Mohammed, Abdul e Mounir hanno imparato ad arare la terra e costruire staccionate; gli agronomi della Regione siciliana hanno anche insegnato loro i tempi giusti per la semina di verdure, ortaggi ed erbe officinali.
Da dicembre i tre ospiti della Missione Speranza e Carità di Palermo insieme a 400 volontari e agli altri ‘ultimi’ della comunità fondata dal missionario laico Biagio Conte ‘lavorano’ nella prima ‘Fattoria solidale’, nata in Sicilia grazie a un progetto pilota avviato dall’assessorato regionale all’Agricoltura nei terreni dell’ex Feudo di Tagliavia, di proprietà della Curia a Monreale, che si trova alle spalle del’omonimo Santuario dedicato alla Madonna.
Per loro, come per gli oltre 800 ospiti delle tre strutture di via Tiro a Segno e via dei Decollati, quella di oggi è stata una festa: la festa della raccolta e del ringraziamento. Fino a pochi mesi fa la missione aveva debiti, non riusciva a pagare le utenze di luce e gas, e preparare oltre 1200 pasti per gli ultimi della città era diventato impossibile. Adesso dopo il buio si intravede la luce, una speranza: potranno coltivare e autoprodurre oltre 25 specie diverse di verdure, ortaggi e frutta.
“Non riuscivamo a comprare più niente – ha detto durante l’inaugurazione della fattoria Biagio Conte -, la città è diventata difficile. Ritornare a lavorare la terra non fa sprofondare nella crisi e adesso grazie all’aiuto delle istituzione e della Chiesa potremo offrire pasti caldi ai nostri fratelli”.
Oltre a volontari, tecnici della Regione, frati e suore laiche della Missione Speranza e Carità, protagonisti assoluti della festa della raccolta del grano sono stati i piccoli bambini, figli di ragazze madri e donne in condizioni di marginalità sociale, anche loro ospiti della Missione. Assistere alla prima mietitura del grano è stata una gioia immensa.
Il progetto della Fattoria solidale, in Sicilia, presto potrebbe diventare una realtà diffusa. La Regione intende promuovere un nuovo modello di welfare capace di coniugare produzioni agricole, inclusione sociale, didattica per le scuole, valorizzazione del patrimonio e della sapienza della civiltà contadina per rivitalizzale il tessuto sociale rurale. Il parlamento siciliano presto potrebbe varare una legge sull’Agricoltura sociale da finanziare con risorse dell’Ue: il governo, infatti, ha già depositato il ddl.
“Esperienze come questa, frutto di un accordo tra l’assessorato all’agricoltura, la Missione di Biagio Conte e la Curia di Monreale possano diventare un modello da replicare anche in altre parti della Sicilia – ha detto l’assessore regionale Dario Cartabellotta, partecipando all’inaugurazione della fattoria – La Regione metterà a disposizione gratuitamente quei terreni che fanno parte del demanio e non sono utilizzati per promuovere un nuovo welfare e tutto questo in collaborazione con le Onlus e con il terzo settore può diventare sicuramente realtà”.
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