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La crisi sfascia le coppie anche a letto. Aprono i “pronto intervento” a Napoli e Palermo
23 Lug 2013 07:47

Come se non bastassero le cause ‘tradizionali’ dei problemi a letto, dal cambiamento dei ruoli della coppia ai modelli sessuali ‘facili’, ci si è messa anche la crisi a peggiorare le relazioni degli italiani, che ormai in 16 milioni hanno difficoltà più o meno gravi.

Problemi, hanno sottolineato gli esperti di Società Italiana di Urologia (Siu) e Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi), che sempre di più si presentano per entrambi gli elementi della coppia, e che sono una delle cause principali di separazione. Per cercare di contrastare l”epidemià nasceranno i Dipartimenti della Salute Sessuale della Coppia, con gli specialisti che lavoreranno insieme.

L’iniziativa presentata è la prima in Europa e tra le prime nel mondo. Il primo Centro aprirà a Napoli in autunno e sarà seguito, entro la fine dell’anno, da altre strutture a disposizione dei cittadini a Milano, Roma e Palermo.

Nei piani delle due società l’iniziativa non graverà sui costi del Ssn, ma anzi permetterà risparmi dovuti alla migliore organizzazione del lavoro negli ospedali. I dipartimenti sorgeranno infatti dove già ci sono ginecologi e urologi, che condivideranno lo studio, e la coppia pagherà un solo ticket per la visita.

I disturbi sessuali sono sempre più frequenti per colpa del troppo stress, della crisi economica che mette in discussione il ‘potere’ del maschio fuori e dentro la coppia, di modelli sessuali “facili” e di una pornografia soft a cui siamo continuamente esposti, che contribuiscono a ridurre il desiderio e le capacità sessuali – spiega Vincenzo Mirone, Segretario Generale Siu -. Proprio perché i problemi sono bilaterali per essere adeguatamente risolti devono essere affrontati considerando entrambi i componenti della relazione”.

I numeri presentati dagli esperti sono quelli di una vera e propria ‘epidemia ambosessi’. Se circa 8 milioni di uomini devono fare i conti con problemi come disfunzione erettile (oltre 3 milioni), eiaculazione precoce (circa 4 milioni) o calo del desiderio (circa 1 milione), lo stesso numero di donne soffre di anorgasmia (4 milioni e mezzo), vaginismo (circa 1 milione) o disturbi del desiderio (2 milioni e mezzo). Per gli uomini c’è anche l’aggravante di una storica reticenza nel parlare di questi problemi, che fa sì che ad esempio chi soffre di eiaculazione precoce nel 90% dei casi non cerca di curarsi anche se è conscio del problema, e non sa che esistono farmaci per il trattamento del disturbo.

Non avere una buona salute sessuale comporta difficoltà nella relazione che possono anche esasperarsi fino alla violenza – spiega Antonio Chiantera, Segretario Nazionale Aogoi – talvolta i maltrattamenti entro le mura domestiche possono anche essere provocati dalla frustrazione dell’uomo, che sente di non riuscire a soddisfare la sua donna, ma non sa come gestire questa sua “inferiorità” e quindi reagisce con l’aggressività e la rabbia. E anche senza arrivare a tanto, una vita sessuale poco appagante provoca spesso la fine della relazione perché lui o lei cercano soddisfazione altrove.


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