“The rise of modern banking in Naples. A comparative Perspective” (La nascita della banca moderna a Napoli. Una Prospettiva Comparativa) è l’altisonante titolo del Convegno che s’è svolto a Napoli da giovedì 15 a sabato 17 giugno ed è stato possibile grazie alle volontà congiunte della Fondazione Banco di Napoli, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e della Banca d’Italia.
Nella prestigiosa cornice di Palazzo Ricca, la sede della Fondazione Banco di Napoli, tra un affresco del XVIII secolo e un arredo ligneo del XVI secolo, si sono incontrate le maggiori autorità del mondo della finanza, tra cui significative presenze della Federal Reserve Bank e della Banca Nazionale Austriaca, accorse da ogni parte del mondo, per confermare, e forse in parte rivisitare, la storia delle banche, dalla loro genesi a oggi, soffermandosi in modo particolare su quali sono state le innovazioni più importanti che hanno portato all’età moderna.
L’opera di ricostruzione è stata sostenuta e facilitata dai numerosi e preziosissimi documenti contenuti nel monumentale Archivio Storico, che raccontano la storia plurisecolare delle nostre banche e che hanno messo in luce notizie decisamente interessanti.
E’ stata, infatti confermata l’importanza fondamentale rivestita dai banchi pubblici napoletani nel rivoluzionare il panorama finanziario tra il XVI e XVIII secolo, grazie all’introduzione di strumenti allora considerati innovativi e oggi, invece, fondativi per le banche moderne. Tra questi, ad esempio, dobbiamo alla creatività dei banchieri napoletani l’introduzione della circolazione del credito, con quella che potremmo definire la proto-moneta bancaria, la concessione delle fedi di credito, antenate degli attuali assegni circolari e bancari, e l’istituzionalizzazione dello scoperto di conto, su cui oggi si regge l’economia di molte aziende.
Il Convegno, però, non si è limitato a narrare e, laddove necessario, riscrivere la storia del banchi nazionali, ma ha dedicato parte delle conferenze e delle tavole rotonde ad analizzare il momento storico attuale, che vede un sistema bancario fragile e molto in crisi, augurandosi che le soluzioni studiate per risolvere le attuali tensioni possano essere tanto innovative ed efficaci quanto quelle che furono messe in campo dal Banco di Napoli di quattro secoli fa.
Una delle più significative novità che hanno, e ancora stanno, rivoluzionando completamente il settore bancario, è sicuramente la forte digitalizzazione a cui il settore del private banking ha dovuto adeguarsi.
Risulta particolarmente evidente che in un panorama prima gestito da grandi player apparentemente inaffondabili, oggi, nuove realtà, più snelle e più tecnologiche, stanno emergendo e riescono a offrire servizi concorrenziali rispetto quelli dei grandi gruppi bancari.
I migliori conti online, infatti, non sempre sono offerti dai giganti del settore finanziario; anzi, molto probabilmente si può affermare il contrario, perché sono sempre più numerosi i conti correnti a zero spese offerti da banche totalmente virtuali.
Oggi, ad esempio, è possibile fare un pagamento con un paio di tap sullo schermo dello smartphone o aprire un conto corrente online in cinque minuti attraverso il riconoscimento vocale o tramite la videocamera integrata del nostro tablet; è dunque necessario che le banche si dotino delle tecnologie necessarie per poter offrire all’utente servizi digitali avanzati, se no il rischio, per loro, è di rimanere inghiottiti in meccanismi pachidermici ormai obsoleti e non più al passo con i tempi.