Quando Modugno faceva l’attore: correva l’anno 1950. L’artista che a 19 anni, pur di scappare via da Polignano a Mare, il piccolo paese della Puglia in cui era nato, era andato a Torino a fare il gommista in una fabbrica, tentò di fare l’interprete. Partecipò al concorso al Centro sperimentale di cinematografia, dove fu ammesso e dove vinse la borsa di studio quale migliore allievo della sezione recitazione.
Nel 1951, ancora studente, prese parte al film di Eduardo De Filippo ‘Filumena Marturano‘ e nel ’52 a ‘Carica eroicà di De Robertis dove Modugno era un soldato siciliano che canta la Ninna nanna ad una bambina.
È da questo film che nacque la ‘leggenda’ di Modugno siciliano (in realtà il dialetto salentino è molto simile). Si intitola Nel blu dipinto di note l’omaggio a Domenico Modugno che il Csc Cineteca nazionale ha preparato: una mostra di foto in bianco e nero con Mimmo giovanissimo e sempre intenso. Si apre oggi, e fino al 21 luglio a Palazzo Pezzillo di Forio d’Ischia, nell’ambito di Ischia Global Film & Music Fest.
È un racconto per immagini che sottolinea il legame, sin dall’inizio, della musica e del cinema nell’arte di Modugno. Nel ’52 è attore giovane in teatro nel Borghese gentiluomo di Moliere e partecipa al film di Luigi Zampa ‘Anni facilì e all’episodio La Giara in cui conosce Franca Gandolfi che sposerà nel ’55. Nelle foto si vede ad esempio Modugno con Vittorio De Sica (è Il giudizio universale, 1961): Modugno voleva fare l’attore, ma la sua voce era così potente che in ogni film finiva per cantare. E la mostra, illustrando gli anni ’50, omaggia entrambi i talenti di Modugno. E’ un decennio di grandi successi musicali dell’artista e di ben 24 film, spesso direttamente legati alle sue canzoni.
La mostra illustra tre film, che ben rappresentano l’osmosi musica-cinema: Vacanze d’amore (1954), di Jean-Paul Le Chanois, su sceneggiatura di Vitaliano Brancati e Vittorio De Seta; Lazzarella (1957), di Carlo Ludovico Bragaglia, costruito sul successo dell’omonimo pezzo musicale; e Nel blu dipinto di blu (Volare) (1959), di Piero Tellini, sceneggiato da Cesare Zavattini ed Ettore Scola, con Giovanna Ralli e Vittorio De Sica tra gli interpreti. Le partecipazioni cinematografiche proseguiranno negli anni ’60 e ’70, con collaborazioni importanti come quelle con Riccardo Pazzaglia (L’onorata società, 1961), Pier Paolo Pasolini (Uccellacci uccellini, 1966, e Che cosa sono le nuvole?, 1968), Luigi Comencini (Lo scopone scientifico, 1972).
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