È stato creato guardando indietro nel tempo. L’ispirazione è chiaramente proveniente dal cinema in bianco e nero e dai film horror e di suspense dell’epoca. Dopo la tournée in Spagna, America Latina e a Miami, con più di 1.500.000 spettatori, arriva in Italia lo spettacolo più innovativo degli ultimi anni ‘Il Circo de Los Horrores’. Uno show che ha sorpreso il pubblico e critica con una perfetta miscela tra teatro, circo e cabaret. Lo spettacolo arriva a Catania – corso Martiri della Libertà – fino al 21 settembre, per poi spostarsi a Palermo – Fiera del Mediterraneo – dal 26 settembre. In tutte e due le location verrà montato un enorme tendone che ospiterà lo show.
Lo show associa arte, teatro, circo e cabaret. Teatro perché si racconta una storia e si utilizza un copione; le tecniche sono quelle del circo, molte storie sono mimate e acrobaticamente sviluppate; il cabaret si ritrova nella sensualità di alcune performance, nella sintonia con il pubblico, nel contatto diretto e nell’umore adatto agli adulti, fresco e intelligente. Con quel pizzico di malizia che rende spassosa la sua durata. L’ambiente è paragonabile a un set cinematografico, smarrito tra la nebbia più che nella pista di un circo dove si ricrea un antico cimitero gotico, degli inizi del XIX secolo.
L’ispirazione nasce da film rimasti nella memoria: da Nosferatu di Burnau che è il protagonista principale del Circo de Los Horrores ed è il filo conduttore della sua spaventosa storia; a La mummia, rappresentata con dei nastri in volo che si perdono tra le bende, una coreografia e una messa in scena tenebrose. Anche i Freaks di questa incredibile storia hanno il loro posto nell’introduzione dello spettacolo: molti personaggi usciti dagli incubi più profondi, daranno il benvenuto al pubblico.
Ci saranno riferimenti anche a La Danza dei Vampiri di Roman Polansky: sarà eseguita in modo umoristico una danza classica di quel periodo, popolata da vecchi vampiri putridi e consumati ma di gran classe, che si muovono al ritmo di musica, mentre mordono la vittima tra un parossismo di sangue, musica e danza. Ecco Le bambine dell’ esorcista, realizzato e mimato da due straordinarie contorsioniste che replicano un momento possessione su di un letto, tra convulsioni e spasmodici movimenti. Il Circle de Los Horrores cerca l’immediatezza e la sorpresa visiva, suggerita dal terrore: è adrenalina pura, attraverso lo spavento, condita da una buona dose di umorismo che calma gli animi quando il clima si fa forte. Il tutto è realizzato con gusto e sensibilità e sempre concentrato sull’intrattenimento dello spettatore. Anche la musica ha il suo compito speciale: melodie di stampo classico trasportano nel mondo d’oltretomba che fa venire la pelle d’oca. Colonne sonore da La Bambine dell’ Esorcista di Mike Oldfield e il suo Tabularsbells, Carmina Burana, le melodie di Damian, Il film, Una notte nel Monte Pelado di Musorgskij, l’Uomo Elefante, e il suo valzer istrionico che fa raggelare il sangue.