Lo Zibibbo prodotto da Giovanni Celeste Benvenuto è celebrato in un articolo del New York Times, tra le dieci migliori bottiglie di vino italiano.
Dal prezzo inferiore ai 25 dollari (all’incirca 22€), è tra le eccellenze dell’enologia calabrese. Lo Zibibbo è sia il nome di un vitigno a bacca bianca che del vino dolce che se ne ottiene. La parola zibibbo deriva dalla parola araba zabīb che vuol dire uva passita. Il giovane vignaiolo di Francavilla Angitola (Vibo Valentia), ha ottenuto la meritata consacrazione per il suo vino inserito nella top ten dei migliori bianchi del Belpaese.
Le uve dello Zibibbo vengono coltivate in regime biologico sulle colline a strapiombo di Francavilla Angitola ad un’altitudine di 350 metri sul livello del mare su terrazze naturali realizzate in un terreno ricco di minerali. Qui si vendemmia, a mano, nelle ore più fresche della giornata tra la seconda e la terza decade di settembre. Segue poi tutto il lavoro di pigiatura, macerazione, pressatura e fermentazione.
E’ con queste parole che Eric Asimov, critico del New York Times elogia i sapori del vino calabrese: “Non ricordo di aver visto lo zibibbo da nessuna parte tranne che dalla Sicilia, ma questo viene dalla Calabria, la punta dello stivale italiano, dove Giovanni Celeste Benvenuto coltiva biologicamente. Il vino è fragrante, dai profumi sinceri, e scende facilmente. Come molti moscati , è un ottimo accompagnamento estivo”.