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Il videogiornalismo in una App made in Salerno (guarda)
08 Mar 2015 09:20

Era il 1989. Aveva solo 9 anni. Stava guardando il primo telegiornale di cui ha memoria, in compagnia dei suoi genitori. E’ stato allora che Adriano Farano, trentacinquenne di Cava de’ Tirreni (Sa), ha capito il potere immersivo del video giornalismo.

A catturare l’attenzione di quel bambino, curioso e un po’ atipico, le immagini coinvolgenti della caduta del muro di Berlino. Da lì il desiderio, poi la certezza, di voler diventare giornalista.

Ma è solo nel 2012 che nasce, in California, l’idea di Watchup: il modo intelligente di guardare video-notizie fresche, in qualunque posto e in ogni momento della giornata.
Nel suo progetto innovativo e versatile hanno creduto subito l’Università di Stanford, dove è arrivato grazie a una borsa di ricerca, e il colosso informatico, Microsoft. Da ricercatore a imprenditore, il passo è stato breve.

In soli tre anni la sua startup, nata nel 2012, ha raccolto oltre 4 milioni di dollari e, negli Stati Uniti, la app sta avendo un grandissimo successo. Gli utenti tipo sono maschi, news addicted, under 40. Un successo tale da meritarsi di essere inserita, da Google, tra le migliori app del 2014.

Grazie a uno specifico algoritmo, Watchup raccoglie, filtra e organizza video, tratti dalle più prestigiose testate come il Wall Street Journal, Sky news, il Washington Post, permettendo a ogni utente di selezionare le proprie categorie preferite, gli interessi e visualizzare veri e propri tg personalizzati.

Oggi, fruibile su dispositivi iOS, Android, Amazon Fire & Xbox 360 e Google Glass, vanta già centinaia di migliaia di iscritti che, fra novembre e dicembre 2014, sono aumentati del 60 per cento.

In Italia la versione beta è sbarcata il 20 gennaio scorso. Una soddisfazione certo, ma anche un po’ di rammarico per l’ideatore campano, che per sfondare è dovuto “fuggire” in California.

“Watchup non sarebbe mai nata se non fossi emigrato – racconta – Nella Silicon Valley c’è un gusto per il rischio e le idee nuove che manca nel nostro Paese”.


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