Un Cristo con una croce trasparente, Madonne dipinte come icone bizantine e una Ultima Cena che sembra un mosaico.
Sono alcune delle 200 opere del bengalese Jamini Roy, uno dei più famosi pittori indiani del Novecento, esposte al Museo di Arte Moderna di New Delhi in una mostra dedicata a celebrare il 125/o anniversario della sua nascita.
L’esposizione, intitolata ‘Jamini Roy (1887-1972) – Journey to the Roots (Viaggio alle radici)’ ripercorre la lunga carriera del poliedrico artista, con un’attenzione particolare al periodo dedicato all’iconografia cristiana negli anni ’40.
È una sorpresa ritrovare tra le ancelle di Krishna, mucche panciute e gatti con un gambero in bocca, le scene della vita di Gesù Cristo assieme a riferimenti al Vecchio e Nuovo Testamento.
La pittura di Roy, nato in uno sperduto villaggio dell’allora Bengala, si ispira abbondantemente alla vita popolare, ai colori accesi della sua terra e alle scritture della fede induista.
“È straordinario come abbia adattato la sua tecnica a soggetti completamente estranei alla sua cultura come quelli del Cristianesimo, raffigurandoli in modo familiare, come se fossero parte del suo villaggio” ha commentato la critica d’arte Ella Datta, che ha curato la mostra.
Nella foto: Visions of India
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