Ha postato un video su Facebook, come ormai sua abitudine per lanciare messaggi. Stavolta era diretto alla criminalità che agisce nel territorio da lui amministrato: Bari. Il sindaco del capoluogo pugliese (e presidente dell’Anci), Antonio Decaro si è rivolto a quelli che ha bollato “parassiti di questa città”. Ha mostrato alcuni proiettili – lasciati nei pressi della cabina elettrica del mercato, nel quartiere Libertà -, ribadendo un concetto: “Non abbiamo più paura di quei parassiti che vivono sul lavoro degli altri, attraverso rapine, furti, estorsioni”. E, poi il finale, davvero senza timori. Mostrando i bossoli, commenta: “Li sto portando in questura, somigliano a delle supposte e per me loro sanno dove se li possono mettere”.
https://www.facebook.com/antdecaro/videos/1298519496916378/
Il sindaco di Bari si è inoltre costituito parte civile nel processo sulle minacce ricevute da un 26enne barese tramite un post fu Facebook dopo le polemiche e i tafferugli che ci furono a Bari in seguito al sequestro e smantellamento delle ‘fornacelle’ abusive, usate per arrostire la carne all’aperto e che proliferavano sul lungomare di Bari. A seguito di quelle minacce, a Decaro fu assegnata la scorta. Oltre al primo cittadino, anche il Comune di Bari si è costituito parte civile per il danno all’immagine. “Quel giorno una linea è stata tirata tra la legalità e le illegalità.
C’è uno spartiacque – ha spiegato Decaro – sono stato minacciato io ma sono stati minacciati tutti i baresi”.
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