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Il sindaco di Lampedusa: “Abolire il soccorso in mare è una follia”
30 Ago 2014 09:08

Abolire i soccorsi in mare ‘‘è una follia. Con Mare Nostrum ci sono stati 2.000 morti nel Mediterraneo, non si è riusciti a fermare i naufragi ma sono state salvate più di 100.000 vite e quasi tutte in acque internazionali. Si rischia un ritorno al passato. E bisogna anche dire che non è possibile che l’adesione a Frontex sia su base volontaria: il mare è di tutti e non solo quando c’è da tirarne fuori petrolio o pescato. E dico di più: se una nave spagnola soccorre un barcone è giusto che si porti i profughi in Spagna, non è che ce li deve lasciare per forza in Italia”.

Lo afferma Giusy Nicolini, sindaco di Lampedusa, in un’intervista a Repubblica. ”Frontex plus non potrà mai prendere il posto di Mare nostrum visto che hanno obiettivi del tutto diversi. La prima – osserva Nicolini – è un’operazione di controllo delle frontiere, la seconda è di soccorso in mare. E visto che non ci troviamo di fronte ad un’invasione (perché chi arriva non è armato, sono donne, bambini), ma di fronte a una grande emergenza umanitaria, è chiaro che Frontex plus dovrà cambiare il suo obiettivo’‘. ”Non bisogna far salire questa gente sui barconi”, sottolinea Nicolini. ”Offriamo asilo con le nostre ambasciate sull’altra sponda del Canale di Sicilia e se in Libia non è possibile perché c’è la guerra facciamolo in Sudan. Tutti passano da lì. Facciamo campi profughi gestiti dall’Onu e decidiamo noi come e quando farli venire”.


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