Vorrei dedicare questo post a Eva degl’Innocenti, direttrice di quello straordinario museo che ormai tutti conoscono come #MarTa, e a tutti quelli – tra archeologi, architetti, storici, restauratori: davvero tutti, fino alle maestranze versate in ogni specializzazione – che hanno lavorato con passione e concretezza perché il progetto del Museo archeologico nazionale di Taranto (http://www.museotaranto.org) fosse completato e presentato oggi, portando a compimento un percorso iniziato nel 2007 e ripreso nel 2013, quando ebbi l’onore di inaugurarne il primo piano, nel contesto di una città dal destino difficilissimo, che dava dimostrazione di potersi raccogliere tutta intorno alla #cultura.
L’esposizione al pubblico di opere conosciute e ambite da tutto il mondo, come quelle che pubblico in questa galleria, insieme a tanti reperti restituiti alla comunità grazie al lavoro instancabile dei Carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale, hanno infatti un significato che va ben oltre la semplice, naturale meraviglia davanti a tanta bellezza. Il loro significato che mi sta più a cuore è quello che rivela un Sud che affronta con coraggio e determinazione la sfida di valorizzare la vera ricchezza di cui è da millenni custode. #laculturachevince
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