Dopo avere incassato gli apprezzamenti del regista premio Oscar Paolo Sorrentino e dopo la presentazione dell’opera su Diego Maradona al festival di New York, il ‘Pibe de oro’ viene citato come esempio anche nello spot per le elezioni europee del Partito Democratico, partito del premier Matteo Renzi. Infatti il suo gol leggendario ai Mondiali dell’86 nel match contro l’Inghilterra – non quello della ‘mano de Dios’, ma la ‘fuga’ mitica per il gol più bello del ventesimo secolo – è finito negli spot elettorali del Pd per le Europee. Il messaggio che lo spot intende diffondere è che, qualche volta, non sia “impossibile” tentare l’impossibile. E tra i casi presi ad esempio c’è anche il gol che Maradona.
Intanto proprio lui, l’ex fuoriclasse del Napoli, si rivolge ai politici italiani, non solo quelli del Pd, con un videomessaggio dal Qatar, in cui torna sulla sua battaglia legale intrapresa contro il Fisco italiano e l’accusa di evasione fiscale. “Chiedo a tutti i politici italiani – dice Maradona nel video che secondo Pisani risale all’anno scorso – che guardino bene chi sta dietro tutto questo, perché io voglio andare in Italia come un signore che non ha rubato niente a nessuno, nemmeno agli italiani, che mi hanno dato tantissimo“.
Il legale di Maradona, l’avvocato Angelo Pisani, coadiuvato dal collega Angelo Scala, ha diffuso anche una nuova nota per ribadire la posizione del campione argentino: “L’Irpef sui redditi da lavoro dipendente è a carico del datore di lavoro, attraverso le trattenute in busta paga – spiega il legale -.
L’obbligazione (inesistente e già annullata dai giudici) che l’agenzia pretende due volte, dal datore di lavoro (la vecchia SSC Napoli) e dal lavoratore, cioè Maradona, è di fatto unica, perché ha ad oggetto sempre e solo l’Irpef sui redditi da lavoro dipendente, mai dovuta da nessuno”.
Pochi giorni fa il Tar della Campania aveva dato ragione a Maradona, riconoscendo il suo diritto ad accedere alle cartelle esattoriali di Equitalia. Ora gli avvocati Pisani e Scala presenteranno lunedì un dossier verità contenente, sostengono, “le ragioni giuridiche e le prove documentali che smontano le pretese degli esattori italiani, destituite da ogni fondamento, anche all’indomani dell’ordinanza con cui il Tar Campania, pochi giorni fa, ordina ad Equitalia di esibire quei documenti in base ai quali va avanti l’accanimento contro il campione“. “Documenti – aggiungono gli avvocati – che finora il fisco si è sempre rifiutato di mostrare e che finalmente chiariranno a tutti l’incontrovertibile verità dei fatti: non è mai esistita alcuna violazione fiscale da parte di Maradona”.