Sogna in grande il Parco Nazionale dell’Alta Murgia. E ha tutti i motivi per farlo. Da un anno è stata insignita del prestigioso riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets) per le politiche socio-culturali realizzate nel suo vasto territorio di oltre 70mila ettari distribuito tra i 13 Comuni aderenti all’Ente.
Da anni, è stato letteralmente preso d’assalto da turisti, d’ogni tipo e soprattutto stranieri anche in periodi solitamente critici, perché attratti sia dalla bontà enogastronomica della cucina murgiana e pugliese sia dalla possibilità di esplorare un paesaggio naturalmente incontaminato, dalla straordinaria bellezza, posto a pochi chilometri da due beni Unesco, quali il Castel del Monte di Andria e Matera.
Da anni, inoltre, orientando lo sguardo verso il futuro, con la collaborazione di molti istituti scolastici dell’area, sono stati avviati percorsi di educazione ambientale per oltre 9000 mila studenti finalizzati a creare e a rinsaldare una identità forte e condivisa perché il Parco dell’Alta Murgia sia sempre più “un bene comune” da proteggere e da valorizzare.
Per poterlo vivere con consapevolezza, nel riconoscimento dell’unicità del suo patrimonio naturale e faunistico. Risorse che sono state protagoniste del documentario “Alta Murgia. Una terra strana” e del calendario 2016 del Parco, entrambi presentati qualche giorno fa in una multisala cittadina per festeggiare il primo anno dall’assegnazione da parte dell’Unione Europea della Carta Europea del Turismo Sostenibile.
E proprio, pertanto, per il raggiungimento di questi incoraggianti risultati, la pianificazione delle attività per il nuovo anno procede speditamente e appassionatamente.
“Oggi – ha riferito il presidente del Parco dell’Alta Murgia, Cesare Veronico – dopo anni difficili, non solo registriamo con piacere la proposta di alcuni dei 13 Comuni che vorrebbero estendere ulteriormente la superficie dell’area protetta perché entusiasti dei benefici socio-ambientali prodotti, ma anche l’interesse di un altro Comune che vorrebbe entrare nell’Ente. Per questo – ha proseguito Veronico – esaltando il principio della collaborazione istituzionale e per rinvigorire il processo avviato che deve portarci a diventare il parco europeo più attrattivo culturalmente e turisticamente, stiamo lavorando per realizzare una ciclo-via di oltre 700 chilometri e a renderla – anche sulla base delle segnalazioni che riceviamo quotidianamente via social dai numerosi e affezionati sostenitori del parco – visivamente bellissima poiché sarà ripulita da tutti i rifiuti”.
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