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Il paese abitato da sette persone
30 Gen 2015 09:25

Benvenuti al villaggio di Massa San Nicola, piccolo borgo ricco di storia sulla collina di Messina, ormai disabitato da anni. Gli unici a vivere questa frazione sono pochi giovani che hanno avuto in comodato d’uso le antiche case dai proprietari.

Molti ruderi sono abbandonati e qualcuno, in cerca di un’abitazione, ha anche occupato un appartamento.

Sei o sette gli abitanti, in tutto, racconta il Corriere del Mezzogiorno.

Tra l’altro, non sono sempre presenti nel borgo “fantasma”, perché lavorano nelle poche campagne rimaste. Passeggiando tra le viuzze non si incontra nessuno, i resti di un pranzo e un paio di jeans appesi ad un muro, sono gli unici segni della presenza dell’uomo, racconta il reportage del quotidiano.

Fino a qualche anno fa la situazione era diversa, come spiega lo storico Nino Berenato che ha scritto un libro intitolato ‘Le quattro Masse’ e sottolinea: “Situate in mezzo a verdeggianti colline, erano un tempo definite la Svizzera di Messina. È probabile poi, che il vino apprezzato dai Romani in Sicilia provenisse da queste terre e fino agli anni ’50 occupavano un posto principale nelle forniture casearie ed ortofrutticole. Massa San Nicola, la più piccola di tutti i 48 villaggi di Messina, ha un’architettura medievale e interpreta ancora oggi le suggestioni di un mondo contadino del passato. Undici mulini antichi sono sparsi lungo il torrente e l’unica chiesa quella San Nicola è stata costruita dopo il terremoto del 1908 e conserva interessanti reperti come un quadro del ‘500 di una madonna con bambino e lo splendido altare. Purtroppo, ora la chiesa è chiusa, e tutto è in cattivo stato di conservazione e sono state anche le splendide antiche campane”.

Il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo, sempre molto attivo nel segnalare la situazione del villaggio, recentemente ha ipotizzato che venga ripopolato trovando un accordo con i proprietari per dare in comodato d’uso le case ai giovani a prezzi irrisori, con la promessa che chi le occupa li ristrutturi, come aveva proposto anche Sgarbi per Salemi e con la promessa che il Comune ripristini strade e illuminazione.

Biancuzzo ha anche chiesto al sindaco di Messina di nominare una commissione di tecnici, con l’incarico di redigere dei progetti che non snaturino, ma rispettino il profilo storico ed urbanistico, attingendo a finanziamenti regionali. “Sicuramente – spiega Biancuzzo al Corriere – un borgo come Massa San Nicola in altre zone d’Italia, sarebbe divenuto un autentico luogo di attrazione in cui ospitare attività commerciali e turistiche. Un progetto di qualche anno fa era già pronto per far risorgere il villaggio prevedendo la realizzazione di piccole trattorie, caratteristiche gallerie d’arte, angoli dedicati alla degustazione di prodotti enogastronomici locali, ma poi le istituzioni non si sono adoperate per realizzarlo”.


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