La seconda parola più usata in questo periodo è distanziamento sociale. In questa fase dell’emergenza sanitaria il distanziamento sociale è centrale per frenare la diffusione del Coronavirus.
Sfruttare la realtà aumentata per calcolare le distanze
Tra le app create ad hoc per affrontare l’emergenza e il problema del distanziamento, si aggiunge un progetto creato da Google. L’azienda statunitense, infatti, ha lanciato un progetto sperimentale battezzato “Sodar”, che consente di misurare la distanza interpersonale attraverso la realtà aumentata. Cliccando sulla pagina, c’è una demo che spiega come avviene il funzionamento di Sodar.
Come funziona il programma
Aprendo l’app si accede alla fotocamera, puntando l’obiettivo davanti a sé. Per calibrarlo è sufficiente inquadrarsi i piedi, poi sullo schermo apparirà una linea bianca che delimita, con un po’ di approssimazione, i due metri di distanza. Si formeranno dei cerchi concentrici per consentire alle persone di capire quando è raggiunto il limite di distanza da un’altra persona.
Utile per autogestirsi in fila
In questo modo è possibile capire il proprio limite di distanza da altre persone, ad esempio mentre si è in fila al supermercato, dove bisogna fermarsi per restare in totale sicurezza. Il colosso di Google ha anche predisposto un codice QR che se inquadrato da uno smartphone compatibile, rimanda direttamente alla pagina.
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