Nessuno ha mai fatto così a lungo il sindaco della città di Bari e dunque per me sarà dura cambiare abitudini di vita, di lavoro, di relazione con le persone.
Tornerò ad essere un cittadino come tanti, in questa città della quale mi sono occupato ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, per trecentosessantacinque giorni all’anno, per dieci anni di fila.
Tutto questo accadrà da un minuto, dal giorno dell’insediamento del nuovo sindaco. Tutto da quel momento ricadrà con la stessa istantaneità sulle spalle del sindaco Decaro, tutto insieme, senza progressività, senza mediazioni di sorta, con un peso che sarà enorme e che non può essere sostenuto senza l’aiuto di tutti noi.
Il nostro sindaco siamo noi, ha detto Antonio in campagna elettorale, e noi non dobbiamo dimenticarlo.
Non dobbiamo lasciarlo solo, non dobbiamo smettere di incoraggiarlo, non dobbiamo cessare di considerarlo una persona che ci appartiene, che abbiamo formato, istruito, incoraggiato, convinto a candidarsi, eletto.
La responsabilità non sarà tutta di Antonio e della sua giunta, che egli costruirà a sua discrezione, senza rispondere a nient’altro che alla sua coscienza, ma rimarrà anche di tutti i cittadini che lo hanno eletto e anche di coloro che non lo hanno eletto e che hanno i medesimi doveri verso di lui.
La nuova amministrazione non ha vinto un appalto di servizi, non è fatta di nostri dipendenti che lavorano al nostro posto, è solo la nostra squadra, fatta di gente come noi, che si è presa la responsabilità di metterci la faccia, ma che non può svolgere il proprio compito senza la nostra partecipazione.
Dunque buon lavoro a tutti i baresi che compongono la nuova amministrazione del sindaco Decaro, al quale porgo i miei auguri pieni di emozione e di speranza.
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