Nel 1968 un terremoto di 6,1 gradi Richter colpì la zona sud orientale della Sicilia, distruggendo Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Montevago.
Dopo i primi moduli in legno si decise per la ricostruzione decentrata che avvenne a pochi chilometri dai pesi colpiti.
Le macerie del terremoto però non sono mai state ripulite e i vecchi paesi sono fantasmi in cui il tempo non ha mosso una pietra, lasciando tutto esattamente come quel 14 Gennaio.
I vecchi paesi giacciono abbandonati come sentinelle lungo il brullo territorio dell’entroterra siciliano, a ricordare la tragedia del terremoto. In particolare il paese di Poggioreale antico sembra un paese fantasma che, con il passare degli anni, ha subito diversi danni dovuti alle intemperie e al passare del tempo.
Dal 2008 però, con l’aiuto dell’associazione Poggioreale antica, l’amministrazione si occupa della conservazione del vecchio paese orientando il suo interesse verso un progetto molto ambizioso, ovvero un poderoso intervento commissionato dall’avvocato abruzzese Lelio Orlando di Zio, esperito in recupero di borghi antichi, che, con un progetto da 400 milioni di Euro, crede di poter ridare vita a Poggioreale, creando un fenomeno turistico di nicchia.
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