Potrà lavorare Francesco Tuccia, l’ex militare campano di 22 anni condannato in primo grado a 8 anni di reclusione per la violenza sessuale ai danni di una studentessa universitaria laziale avvenuta fuori da una discoteca di Pizzoli (L’Aquila) la notte tra l’11 e il 12 febbraio 2012.
Lo hanno deciso i giudici della Corte d’appello dell’Aquila, su istanza degli avvocati difensori Alberico Villani e Antonio Valentini. Il giovane si trova nella sua abitazione in provincia di Avellino, ai domiciliari, misura cautelare applicata dal giugno 2012, attenuando quella originaria del carcere.
La pena di primo grado è invece sospesa in attesa della sentenza definitiva in Corte d’appello, anche se l’udienza per l’avvio del secondo grado di giudizio non è stata ancora fissata. Tuccia è stato congedato dall’Esercito non direttamente per il fatto ma perché arrivato a fine contratto, non rinnovato.
Potrà uscire per motivi di lavoro nella fascia oraria mattutina dalle 9 alle 13: da quanto si è appreso, avrebbe chiesto di lavorare in un’associazione.
Tuccia è stato condannato per la sola violenza sessuale, è caduta invece l’accusa di tentato omicidio. Di conseguenza è stato condannato a sei anni in meno di quelli richiesti dal Pm.