Il no dei Senatori del Pd membri della Giunta per le Immunità Parlamentari circa l’utilizzo da parte dei magistrati delle intercettazioni a carico del Sen. Azzollini sullo scandalo del porto di Molfetta, è un fatto grave e da censurare.
Si trattava di mettere la magistratura nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro, adoperando, in sede istruttoria, quelle intercettazioni che tutti abbiamo letto sui giornali e che disegnano un quadro particolarmente inquietante sul modo con cui è stata gestita l’intera vicenda del porto di Molfetta.
Dopo 9 mesi di rinvio, dopo 9 mesi nei quali i magistrati hanno aspettato una risposta, dopo 9 mesi nei quali Molfetta paga ogni giorno il costo sociale ed economico di quello che si prefigura come uno dei più grandi scandali da Tangentopoli ad oggi, i senatori del Partito Democratico che siedono in Giunta, hanno scritto una delle pagine più cupe di tutta la storia del PD.
Dall’inizio di questa legislatura avevamo visto un PD con la schiena dritta quando si trattava di affrontare vicende di questo tipo. Quello che è accaduto è una macchia e un’onta. Bene ha fatto Casson a sospendersi dal Gruppo Parlamentare. A lui in questo momento tutta la nostra solidarietà.
L’unica speranza è che una volta che la palla passerà all’aula, il Gruppo Parlamentare faccia un atto di disobbedienza rispetto a quanto ratificato dalla Giunta con il contributo determinante di 7 Senatori del PD.
Sarebbe un fatto importantissimo.
Per Molfetta, per la legalità, per la credibilità di tutto il Partito Democratico.
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