Il truck di Yamamay sta girando l’Italia. Un vero e proprio negozio itinerante che sta toccando le principali località turistiche con un tour che prevede una serie di iniziative di animazione.
«Un giro — racconta Gianluigi Cimmino amministratore delegato dell’azienda — che ci sta dando grandi soddisfazioni. Ma le soddisfazioni maggiori stanno arrivando dalla campagna ‘‘Ferma il bastardo”, che non è però di tipo promozionale».
Il progetto — una durissima accusa delle violenze nei confronti delle donne — ha avuto un riscontro immediato. «Noi speriamo che sia soprattutto utile.
In meno di una settimana — racconta Cimmino — abbiamo avuto due milioni di contatti e 20mila like su Facebook. Abbiamo voluto dare tantissima visibilità ad una iniziativa che non è una campagna commerciale.
Il marchio scomparirà e resterà movimento in rete, iniziative e, speriamo, la voglia di altri brand di raccogliere questa progetto e farlo proprio. Intanto noi promuoveremo flash mob e porteremo il progetto alla Vogue fashion night di Firenze e di Milano».
La foto della campagna è un primo piano di un occhio pesto, con il messaggio «Denuncia il violento, i tuoi diritti esistono fino a che sei in grado di difenderli. Dai forza a chi non ce l’ha, condividi questo messaggio per reagire insieme».
E poi lo slogan: «Ferma il bastardo». «È utile che la campagna sia stata promossa da un marchio di intimo. L’associazione più terrorizzante è quella che lega una donna che ama apparire bella e la violenza — dice l’ad — Ed è anche utile che i social network diano coraggio per fermare, e sputtanare, i bastardi»