Il Financial Times è uno dei più autorevoli, se non il più autorevole, giornale economico del mondo. Fondato nel 1888, non è certo un giornale incline alle canzoni.
Eppure, il noto giornale ne ha celebrata una, che rappresenta Napoli, ma anche l’Italia. Si tratta di “O Sole Mio“.
La canzone nacque in maniera anomala.
Il poeta e cantautore napoletano Giovanni Capurro scrisse i versi e li mandò ad Eduardo Di Capua, compositore, che la musicò in quel di Odessa, dove soggiornava.
I due non ebbero alcun provento, perché i tempi non erano maturi.
Il brano esplose successivamente quando lo cantò il celebre Enrico Caruso, ma ebbe altri interpreti planetari come Frank Sinatra, Josephin Baker, Tony Martin, Elvis Presley, Luciano Pavarotti, José Carreras.
Il quotidiano finanziario racconta la storia della canzone, che arrivò negli States, un anno prima che Caruso la incidesse nel 1920 su un 78 giri.
Nel 1972 arriva anche la versione reggae e nel 1981 quella country. Sempre con grandi interpreti.
Il Finacial Times chiosa che Prisley avrebbe dovuta titolarla, considerata la sua longevità, “It’s now end forever”. Ovvero una canzone e per sempre.
Luciano Pavarotti:
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