“Le tenebre del dolore e della sofferenza di questo momento trovano sollievo e luce nel gesto di eroica carità compiuto da Salvatore, che si è adoperato per mettere al sicuro la vita degli amici con i quali passeggiava serenamente”.
É un passaggio del messaggio che il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ha inviato a don Costantino Rubini, parroco della chiesa del Santo Spirito a Marano, nel giorno un cui Salvatore Giordano è morto dopo 4 giorni trascorsi al Loreto mare, dove era stato ricoverato perché colpito dai calcinacci che si sono staccati da una facciata della Galleria Umberto I.
Il presule chiede a don Costantino di portare ai genitori di Salvatore “la vicinanza mia personale e di tutta la Chiesa di Napoli, con sentimenti di umano e cristiano conforto”.
“Lascia sconcertati la gravità dell’accaduto che ha stroncato la bellezza di una giovane vita – scrive Sepe – sottraendola violentemente alla famiglia e alla comunità”.
“Faccio mio l’auspicio di tutti perché simili episodi – conclude – tanto improvvisi quanto deprecabili, mai più abbiano a ripetersi in avvenire”
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