“Aperitivi identitari“, feste religiose, popolari e piccoli concerti per strada. Ma anche arte, mostre ed eventi culturali.
Numeroso il pubblico che ha affollato i vicoli e le stradine di Cariati, il borgo della Tarantella partecipando alle diverse iniziative messe in atto dalle associazioni e dalle attività commerciali.
Visitatori e viaggi-attori a caccia di emozioni che hanno trovato nel piccolo borgo medioevale affacciato sullo ionio una realtà, per certi versi, quasi immutata dalla storia, accogliente e ospitale: una destinazione turistica sostenibile.
A commentare con soddisfazione il successo registrato nella cittadella fortificata medioevale di Cariati è il giovane imprenditore Giovanni Filareti.
“Oltre ad essere ricco di meravigliosi palazzi e di tante testimonianze storiche – spiega Filareti– è sede di diversi bar e piccoli locali adagiati nelle stradine che affluiscono sul corso. Accoglienti locali a diretto contatto con l’originale atmosfera del borgo, dove vita quotidiana, arte, cultura, profumi, suoni, cucina, mondanità e riposo trovano continuamente un giusto e salutare equilibro. Sagre, feste, commercianti con il banchetto all’esterno dei negozi, applausi ai gruppi che si sono esibiti live davanti ai locali lungo il corso. Sono stati tanti – ricorda – quelli che si sono riversati in centro, chiuso al traffico per l’occasione, e hanno partecipato alle numerose iniziative organizzate per animare le serate”.
“Quello che è successo quest’anno – spiega – è merito di una nuova generazione di imprenditori appassionati attenti alla materia prima, ma anche alla cultura, alla musica e alla tradizione. Non tutte le rivoluzioni sono tumultuose e popolari. Quella in atto nell’offerta del nostro centro storico – va avanti – è silenziosa, ma assolutamente autentica”.