Un bastone virtuale per non vedenti: questa l’idea vincente del Premio Start Cup, la competizione tra le migliori idee d’impresa nate dalla ricerca scientifica, promossa dall’Università di Palermo e dal suo Consorzio Arca, l’incubatore che ha già traghettato sul mercato trenta imprese. Il progetto vincitore si chiama In.Sight, dedicato allo sviluppo di sistemi di navigazione con realtà aumentata, a basso costo e poco invasivi sull’ambiente, il cui prototipo è “Arianna”, bastone virtuale per non vedenti. Al secondo posto è arrivata l’idea d’impresa basata sull’invenzione dell’ago-cannulla modificata, con il quale si vuole ridurre al minimo il dolore causato dalla necessità di trovare un accesso venoso nei pazienti ospedalieri grazie a un ago-cannula neonatale dove sono stati praticati dei fori che incrementano il flusso. Ai vincitori andranno rispettivamente premi da 8.000 e da 4.000 euro, oltre che la possibilità di partecipare al Premio Nazionale per l’Innovazione 2014.
La premiazione si è tenuta nella Camera di commercio con il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla e il presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg. L’occasione per una tavola rotonda dedicata alle startup innovative come strumento di sviluppo del territorio alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese; l’assessore alle Attività produttive del Comune Giovanna Marano; Alessandro Ciuro di UK Trade & Investment;Umberto La Commare del Consorzio Arca, il direttore generale dell’impresa Wib Fabio Maria Montagnino.
“L’Università – dice il rettore Roberto Lagalla – continua a credere e investire nelle idee e nelle iniziative dei giovani che, attraverso la creatività e la conoscenza, si aprono al lavoro non convenzionale, formulando progetti d’impresa“.
“In un’area geografica in cui la propensione all’imprenditorialità è tra le più basse del Paese – aggiunge Giovanni Perrone – la Start Cup Palermo dimostra come alcuni modelli di creazione d’impresa innovativa possono diventare una realtà anche alle nostre latitudini“.
Le vincitrici sono state scelte dal Comitato scientifico tra 31 business idea in gara. Alla finalissima sono arrivate cinque imprese: oltre alle due vincitrici, lo spin off accademico New Digital Frontiers, che intende inserirsi nel settore dell’informatica umanistica ideando e realizzando sistemi e procedure per la creazione, l’archiviazione, la pubblicazione e la distribuzione di prodotti di editoria elettronica. E poi “Cruise2sicilY, un’impresa di servizi turistici che si colloca nel mercato crocieristico del Mediterraneo occidentale. E infine Smart Diagnosis Desease System, un software per la diagnosi di alcune malattie basato sulle reti neurali e su altre tecniche di clustering che suggerisce al medico la diagnosi corretta.
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