Era venuta in Italia per fare la baby sitter, poi i soldi sono finiti e l’unica alternativa per restare sarebbe stata prostituirsi: la giovane romena, di soli 19 anni, ha raccontato la sua storia alla polizia municipale di Foggia e i vigili urbani non ci hanno pensato su due volte e hanno trovato una soluzione per fare rimpatriare la ragazza.

E così è partita la colletta che ha coinvolto l’intero comando: in pochi giorni sono stati trovati i 300 euro necessari per il viaggio in pullman e i pasti. “Sono tante le ragazze che vengono dalla Romania, dalla Bulgaria e dalla Nigeria che si ritrovano nella stessa situazione – ha spiegato il tenente dei vigili urbani di Foggia Paolo Frattulino – Non sappiamo se questa ragazza fosse già coinvolta in un giro di prostituzione, ma abbiamo ascoltato la sua storia e abbiamo capito che era in difficoltà e che dovevamo fare qualcosa per permetterle di tornare in Romania dalla sua famiglia“.

I vigili hanno subito avvertito i servizi sociali per evitare che la romena, già in enormi difficoltà economiche, potesse essere costretta a prostituirsi in attesa di una soluzione. Alla donna è stato trovato un alloggio e intanto i vigili si sono occupati di contattare un’agenzia di viaggi. “I pullman per la Romania sono poco frequenti, partono solo una volta alla settimana – ha proseguito il vigile urbano – e quindi abbiamo dovuto attendere qualche giorno. Nel frattempo, abbiamo raccolto il denaro per fare in modo che la ragazza potesse viaggiare senza problemi. Il giorno della partenza l’abbiamo accompagnata alla stazione dei bus e poi ci siamo accertati che fosse arrivata a casa. Per noi è sempre una grande gioia potere aiutare la gente in difficoltà“.

Infatti, non è la prima volta che i vigili urbani di Foggia aiutano ragazze straniere: a dicembre si rivolse a loro una donna chiedendo aiuto per liberarsi dei suoi ‘aguzzini’ che però non voleva denunciare. La giovane voleva tornare dalla sua famiglia. Anche in questo caso i vigili urbani fecero una colletta e pagarono alla giovane donna il viaggio di ritorno a casa. “Ogni Natale – ha concluso Frattulino – raccogliamo denaro per destinarlo ad associazioni o a particolari progetti per disagiati o per bimbi orfani. Sono iniziative che non pubblicizziamo mai, ma ci teniamo a dire che non ci siamo mai tirati indietro“.