Dai comportamenti individuali, rilevati tramite una app che esamina i dati raccolti da uno smartphone, è possibile individuare i segni di problemi mentali, dalla depressione all’ansia del suo utente.
Lo affermano i risultati preliminari di un trial in corso nella zona di Boston, spiega la rivista Ieee Spectrum, dove i ricercatori sono riusciti a ‘captare’ le conseguenze delle bombe alla maratona.
La app si chiama ‘Cogito’, è realizzata da una start up del Mit di Boston, e si basa su un algoritmo che verifica tutti i dati raccolti nello smartphone, dai movimenti captati con il Gps al numero e alla durata delle conversazioni fino alla possibilità di registrare un vero e proprio ‘audio diario’ e di compilare un questionario di autovalutazione.
”Siamo in grado di valutare la qualità del sonno, l’umore, l’isolamento sociale e quello psicologico – spiega Joshua Feast, uno degli ideatori -, tutti segni possibili di problemi”.
Una volta testata, la app potrebbe entrare a far parte degli strumenti di valutazione di psicologi e psichiatri, che potrebbero ‘dialogare’ con l’algoritmo.
Il trial clinico è in corso su 100 persone, tutte della zona di Boston, che dopo l’attentato dello scorso aprile hanno mostrato segni di qualche problema psicologico.
”L’algoritmo ha subito captato più segnali di stress – spiega l’esperto – incluso il minor utilizzo delle parti interattive della app”.
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