In Calabria ci sono tre macchinari per diagnosticare il cancro, nuovissimi, mai utilizzati. Sono stati comprati a peso d’oro con i soldi pubblici. Ma sono fermi, inutilizzati. Da cinque anni.
Lo racconta Il Quotidiano della Calabria ed è l’incredibile storia dell’ospedale di Reggio Calabria.
Nel suo articolo, Adriano Mollo, parte da quando nel 2009 la giunta regionale, presieduta da Agazio Loiero, affidò all’Azienda ospedaliera di Catanzaro la gestione dell’acquisizione di tre tomografi Pet rispettivamente per gli ospedali di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro.
In realtà ne fu acquistata solo una e inviata all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria.
E anche in questo caso, a distanza di 5 anni la Pet non è ancora entrata in funzione, nonostante il collaudo da parte dell’azienda costruttrice nel 2013. Il motivo?
Essendo il reparto di medicina nucleare dell’Ospedale di fatto dismesso da anni, c’era bisogno di ristrutturare i locali e di nuovo personale, anche perché nel frattempo è intervenuto il blocco del turnover.
Lascia un commento