Il vescovo della diocesi di Locri – Gerace, Mons. Francesco Oliva, nella foto, è sceso in campo in prima persona a dar man forte contro il clima che si è creato in certe parti della Calabria.
I funerali pubblici negati a un boss e le critiche verso i parroci di Platì avevano, infatti, scosso la chiesa calabra.
Monsignor Oliva ha fatto restituire 10.000 euro a due società che li avevano donati per il restauro di una chiesa di Bovalino.
Erano soldi di società facenti capo a un imprenditore finito in un’inchiesta su appalti e corruzione a Roma e Genova, arrestato perché sospettato di rapporti con i clan.
Il parroco della chiesa ha emesso due distinti bonifici di 5.000 euro, donati per ricostruire il tetto della chiesa distrutto dall’alluvione del 2015.
Davanti alle carte giudiziarie e alle parole dei giudici, il vescovo e i parroci hanno ribadito che non si può rischiare di essere conniventi con le mafie.
In una lettera, il vescovo Monsignor Oliva ha citato anche le parole di Papa Francesco sull’argomento.