‘‘L’Europa c’è. L’Europa c’è anche attraverso i finanziamenti. Usate le risorse europee per sostenere meglio le piccole amministrazioni comunali ma anche le grandi città ad affrontare i temi della legalità”.
Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo ha fatto tappa a Bari nel suo ”Tour della legalità” organizzato in collaborazione con l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.
”Rafforziamo gli strumenti delle forze dell’ordine, facciamo un lavoro sociale – ha aggiunto – attraverso associazioni, volontariato, terzo settore, aiutiamo coloro che gestiscono i beni confiscati alla malavita, facilitiamo la gestione delle imprese confiscate alla malavita e alla mafia e poi gestiamo meglio il flusso migratorio”.
”Quello che emerge – ha detto Pittella incontrando le associazioni che gestiscono il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Bari – è che c’è bisogno di maggiore snellezza, di più commissioni per le richieste d’asilo, di strutture più spalmate sul territorio perché Bari da sola non ce la fa. C’è bisogno di organi ministeriali più efficienti su questi temi”.
In mattinata l’onorevole Pittella ha incontrato i sindaci pugliesi vittime di minacce da parte delle organizzazioni criminali locali. ”I sindaci che ricevono attentati, minacce, intimidazioni, o che vivono in realtà dove si danno ai ragazzini di 12 anni pistole come kit per essere arruolati alla malavita, – ha detto – devono sentire la presenza della politica che dà coraggio e sostegno e delle istituzioni che offrono strumenti. I sindaci si sentono soli”.
In chiusura Pittella ha incontrato le associazioni che si occupano di legalità sul territorio, toccando il tema della gestione dei beni confiscati alla mafia. ”Una batteria di questioni – ha concluso l’europarlamentare – sulle quali voglio intervenire.
Dopo Palermo, Catania e Bari, continuerò il mio tour della legalità a Napoli, Caserta, Firenze, Reggio Calabria e concluderò a Milano che è la capitale finanziaria della malavita. Esiste una direttiva europea per armonizzare la gestione dei beni confiscare e confermo il forte impegno per realizzare la procura europea e rafforzare la lotta alle frodi comunitarie”.
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