Settecento giovani, da fine aprile fino ad ottobre, partecipano ai campi di antimafia organizzati nel progetto “Liberaci dalle spine” da Arci e Cgil con il patrocinio di Libera.
La cosa strana però è che ai campi partecipano ragazzi che arrivano soprattutto da Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Assenti i giovani del sud ed i siciliani. “In effetti la grande assenza dei siciliani è incomprensibile – commenta il coordinatore del progetto Liberaci dalle Spine, Maurizio Pascucci – probabilmente dobbiamo lavorare con maggiore continuità nelle scuole del sud d’Italia e in particolare in quelle siciliane per indurre i ragazzi a venire a fare volontariato nei terreni confiscati alla mafia”.
La cooperativa “Lavoro e Non solo” organizza e gestisce campi da dieci anni e nel tempo i giovani volontari sono moltiplicati: “ne avevamo 82 dieci anni fa, ora abbiamo le liste d’attesa”, spiega Pascucci. Il lavoro nei campi dei volontari affianca quello dei soci della cooperativa, che sono dieci e che si sviluppa su 240 ettari di terreni confiscati alle mafie a Corleone, Monreale e nel sud delle Madonie.
“Anche in inverno ospitiamo volontari, anche se in misura ridotta – spiega il coordinatore – il loro lavoro è prezioso”. La mattina i giovani vengono impegnati nel lavoro nei campi ed una particolare attenzione viene dedicata alla sostenibilità ambientale, nel pomeriggio si tengono incontri e seminari sul tema delle mafie, mentre la sera si organizzano attività di aggregazione.
“Ma sono le attività nei campi quelle che attirano maggiormente i giovani – spiega Pascucci – la gran parte arriva attirata dal passa parola, molti vogliono saperne di più sula storia della mafia, e c’è anche chi viene con l’idea di fare vacanze alternative”.
L’età media dei volontari è tra i 16 e i 19 anni, il 65% sono minori ed il 75% sono ragazze. Ogni campo dura 10 giorni dal 30 aprile al 10 ottobre. D’inverno la cooperativa organizza attività nelle scuole, soprattutto al centro nord. Addiopizzo Onlus e AddiopizzoTravel, invece, non organizzano direttamente campi di volontariato ma talvolta inseriscono nei loro percorsi di viaggio giornate di lavoro presso aziende i cui terreni erano stati confiscati alle mafie.
“In particolare, da tre stagioni estive ospitiamo i viaggi e i pellegrinaggi di molti oratori o centri aggregativi specialmente del nord Italia – spiega la responsabile del progetto Addiopizzo Travel, Francesca Vannini – a cui, fra le varie esperienze, offriamo anche un paio di giorni di servizio. I ragazzi hanno prestato servizio sia sui terreni confiscati assegnati alle cooperative di Libera, che è spesso nostro partner di viaggio, sia presso un asilo multiculturale del centro storico di Palermo, sia alla spiaggia Sconzajuoco, un tratto di spiaggia libera autogestita che da due anni viene assegnata ad Addiopizzo nel territorio costiero fra Isola delle Femmine e Capaci, in provincia di Palermo. Inoltre, la spiaggia Sconzajuoco ha visto la partecipazione ad alcune giornate dei lavori di montaggio della struttura, di ragazzi dei campi di Libera in servizio alla cooperativa Liberamente di Marina di Cinisi”.