Oltre al pm Nino Di Matteo, Cosa Nostra aveva un conto in sospeso con i magistrati Maurizio de Lucia e Michele Prestipino.
Lo rivela il pentito Stefano Lo Verso, che ha deposto al processo sulla trattativa Stato-mafia in corso a Palermo.
“Quando entravano nell’aula durante il nostro processo – ha raccontato il collaboratore di giustizia – passavano davanti alle gabbie in cui ci trovavamo e ci guardavano con aria di sfida e alcuni gliel’avevano giurata”.
Maurizio de Lucia, per anni alla dda di Palermo, autore delle maggiori indagini sui clan e sulle estorsioni, è ora alla Dna, mentre Michele Prestipino, il pm che coordinò l’inchiesta sulla cattura del boss Bernardo Provenzano, è procuratore aggiunto a Roma.