Nella Patria di Cesare Beccaria, che nella metà del Settecento fece migliorare la condizione carceraria in tutto il mondo civile, nasce un esperimento interessante.
Il detenuto si avvia ad essere utile socialmente, svolgendo un’attività contro gli incendi e contro l’odioso reato dell’incendio doloso boschivo.
Non saranno dei veri e propri pompieri, ma daranno una mano ai Vigili del Fuoco, facendo da sentinelle su interi ettari di verde.
Tale impegno avverrà nel meraviglioso Parco Nazionale del Pollino, situato tra le province di Cosenza, Matera e Potenza.
L’accordo per tale iniziativa è stato firmato ieri mattina, tra la direzione della Casa Circondariale di Castrovillari, l’Ente Parco e l’Associazione Nazionale di Azione Sociale.
E’ l’Ente Parco ad illustrare i termini dell’azione.
I detenuti, in un numero contingentato, saranno impegnati nella campagna di prevenzione degli incendi boschivi. Essi saranno dislocati in località Petrosa, nel comune di Castrovillari, nei pressi della Casa Circondariale.
Ovviamente anche l’orario sarà delimitato, ma si tratta di un iniziativa unica in Italia, ed è frutto dell’accordo dei ministeri di Giustizia ed Ambiente.
Esso è un protocollo articolato, che prevede l’utilizzo della popolazione carceraria, al fine della reintegrazione sociale dei condannati. L’ impegno, aiuterà il detenuto a sentirsi utile socialmente e non votato solo ad attendere la fine della pena.
La situazione delle carceri italiane è stata oggetto di ammonimento, da parte dell’Unione Europea, per il sovraffollamento. L’iniziativa di Castrovillari, é da inquadrare in un inversione di tendenza delle condizioni dei condannati alla detenzione.