“Bacetti” Perugina venduti direttamente in Francia con il marchio Lanvin. Secondo un accordo tra Nestlè Italia e Nestlè Francia, si avrà un aumento dei volumi produttivi di 500 tonnellate di prodotto all’anno per lo stabilimento di San Sisto: sia il Gruppo sia le Rsu rassicurano quindi sul fatto che l’operazione non penalizzerà, come qualcuno aveva paventato, il marchio Perugina.
Nestlè Italia ribadisce che il sito produttivo umbro è “uno degli stabilimenti di punta in Europa per Nestlé e il Gruppo intende continuare a sfruttare al meglio la sua capacità produttiva, aumentando i volumi di produzione e continuando a rafforzare l’export, che già rappresenta il 40 per cento della produzione“.
Grazie all’accordo con Nestlé Francia, in tre anni – spiega in particolare la multinazionale – si arriverà a produrre 500 tonnellate di prodotto in più l’anno, con evidenti effetti positivi non solo per i volumi produttivi per il sito di San Sisto ma anche per l’occupazione.
Poi, sempre da Nestlè, un’ulteriore rassicurazione sulla “peruginità” del prodotto destinato alla Francia: all’interno delle confezioni vendute Oltralpe – spiega – sarà inserito un leaflet “che illustrerà la lunga storia di successo del Bacio e della Perugina, e dello speciale rapporto che li lega alla città di Perugia.
Baci è, infatti, un marchio strategico per il Gruppo, che ne esporta ogni anno 300 milioni di pezzi in 55 Paesi del mondo“. La Rsu Perugina non è da meno nel rintuzzare critiche all’operazione Bacetto “francese”, ribadendo che Nestlè “ha deciso di sfruttare un canale di vendita preesistente e conosciuto in Francia, così da azzerare i tempi di ingresso e garantire da subito volumi di produzione importanti per San Sisto“.
La rappresentanza sindacale unitaria (precisando come, grazie alla vendita del Bacetto in Francia, siano stati assunti altri 20 stagionali) accoglie dunque “con soddisfazione lo sblocco della commercializzazione diretta di prodotti Perugina sui mercati non solo francese ma anche spagnolo, portoghese, greco, americano, canadese e di vari altri paesi del mondo“.
Infine la Rsu ricorda che Nestlè nel 2013 ha investito cinque milioni di euro sullo stabilimento di San Sisto, di cui tre per il packaging del Bacio e 1,5 milioni per gli impianti di produzione riservati al mercato francese“.