Era destinata a essere inserita nell’elenco delle classi più affollate in Italia, con 42 studenti, quattro dei quali disabili, stipati dietro i banchi.
Ma sono scattate le proteste. E così, archiviate le polemiche, è stata trovata la soluzione: sdoppiata stamane la ‘classe-pollaio’ del liceo delle scienze umane Manzoni-Juvara a Caltanissetta.
Alle 8 la dirigente Giuseppina Mannino ha dato l’annuncio, accolto da un lungo applauso, ai ragazzi riuniti in aula magna. Il sorriso è ritornato nei volti accigliati degli studenti che insieme agli insegnanti hanno espresso soddisfazione per la possibilità di svolgere le lezioni in maniera più serena.
“C’è stata una cattiva gestione delle procedure che è stata però rettificata con sollecitudine dall’ ufficio scolastico regionale”, sottolineano al ministero dell’Istruzione.
La formazione della classe con i 42 studenti “era nata dopo che in un primo tempo era stato dato parere contrario alla possibilità di creare due terze classi per via dei tagli economici e della riduzione degli organici decisi dal governo nazionale”, spiegano nel liceo nisseno.
“Era impossibile suddividere gli alunni in altre sezioni con indirizzi diversi da quelli da loro frequentato perché non avrei rispettato il loro diritto di scelta”, sottolinea la dirigente. “Ringrazio adesso le istituzioni – afferma Mannino – per avere affrontato e risolto rapidamente la questione. E’ giusto garantire ai ragazzi il diritto allo studio”.
Soddisfatti anche i professori.
“Potremo tenere meglio le lezioni – dice la docente Rossella Trupia -, anche perché avremo la possibilità di seguire ogni alunno in maniera più attenta e puntuale sia nel percorso didattico che per quanto riguarda le verifiche sull’apprendimento“. Per Antonino Paolillo, docente di sostegno: “ora sarà più agevole fare lezioni ai ragazzi diversamente abili”. “Sono molto felice per questa soluzione – sottolinea una ragazza – andremo finalmente a scuola senza paura di non potere apprendere e di rimanere indietro con il programma”.
Eppure, se in quella scuola insegnanti e allievi possono gioire per la soluzione trovata ai loro problemi, altri casi rimangono in sospeso in altri istituti.
“Gli studenti non possono continuare a vivere in una situazione di emergenza per la quale solo con le denunce e le proteste vengono risolte situazioni problematiche”, dice Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi. “E’ necessario un serio intervento del Ministero per evitare alla radice situazioni di questo genere. – aggiunge – La scuola deve essere un luogo sicuro e salubre dove stare, non un pollaio. Ci aspettiamo che tutte le altre storie critiche di cui siamo venuti a conoscenza vengano risolte al più presto.”
E a dare manforte alle sue richieste sono i dati forniti da Andrea Manerchia, coordinatore Rete Studenti Medi Sicilia: “In altri licei di Caltanissetta vi sono classi con 41 alunni e a Palermo anche con 39 studenti stipati dietro i banchi”. Pure il sindacato Anief, ricorda che in passato si erano registrati sul territorio nazionale casi di classi pollaio con 45 alunni.