Momento di commozione per il presidente del Senato, Pietro Grasso, mentre ricorda Ninni Cassarà, capo della squadra mobile di Palermo caduto sotto i colpi della mafia il 6 agosto 1985.
A lui e ad un altro poliziotto morto durante l’adempimento del proprio dovere, Giovanni Liguori, sono state intitolate due aule della Scuola Superiore di Polizia.
Grasso ha ricordato il coraggio di Cassarà, che nel corso di un’udienza “aveva apertamente accusato i cugini Salvo, coloro che in quel periodo avevano in mano il potere in Sicilia. Paolo Borsellino, nella sua ultima intervista, ricordò che Cassarà, davanti al cadavere di Beppe Montana disse ‘così finiremo tutti’. Aveva la consapevolezza del suo destino, ma continuò a contrastare la criminalità mafiosa”.
L’intitolazione a Cassarà di un’aula di questa scuola, ha proseguito il presidente del Senato, “è il miglior contributo a Ninni, le persone che seguiranno il suo esempio, con la carriera in polizia, potranno ricordare ciò che significa servire lo Stato fino all’estreme conseguenze ed io – ha concluso – ho l’orgoglio di avere un figlio che ha seguito questa strada con passione”.