Alla sua vista, qualcuno ha pensato a una ‘bravata’. Altri, nel bel mezzo della consegna delle liste elettorali, hanno immaginato fosse il simbolo di un partito. Per altri, infine, si trattava di un sequestro.
Niente di tutto ciò. L’aquila reale – chiamata affettuosamente “Geppino” – che ha fatto la sua comparsa nel Palazzo di Giustizia di Potenza è stata “ingaggiata” dalla Corte d’Appello locale, come rimedio al problema dei piccioni che affollano i cortili del Tribunale del capoluogo lucano, utilizzando così un metodo naturale e non cruento di “bird control”.
Tanta curiosità e qualche battuta in tribunale, poi il chiarimento: è un’idea “naturale”, che fa fuggire i piccioni (che così non nidificano più per paura dei rapaci), senza utilizzare l’elettrificazione o mezzi chimici.