Dal 10 maggio in tutte le sale italiane arriva“Forever Young”, il nuovo film di Fausto Brizzi, una divertente commedia che fa riflettere. Essere giovani sempre e comunque; oggi come oggi, è questa l’ossessione dei più. Questa è la storia di un gruppo di amici, di Franco (adrenalinico 70enne) con sua figlia Marta e suo genero Lorenzo, di Angela (estetista 49enne) e del suo Luca, oltre che di Diego (DJ radiofonico) e di Giorgio (50enne) e della sua giovanissima compagna. Ma si può essere giovani per sempre? In occasione dell’uscita del film, abbiamo intervistato Stefano Fresi, attore e musicista che ha fatto dell’arte la sua più grande passione. Ha la straordinaria capacità di calarsi nei ruoli più diversi, ruoli che, in un modo o nell’altro riescono sempre a emozionare chi sta davanti al grande schermo, merito di un artista straordinario che anche attraverso la comicità è sempre riuscito a toccare le sfere dell’animo umano.
Chi è Stefano Fresi oggi?
Un papà e un marito felice che ha fatto della sua passione la sua professione, avendo anche il privilegio di riuscirci a pagare il mutuo; sostanzialmente è un uomo sereno.
Sei attore e musicista. C’è qualcosa che accomuna e che differenzia queste due tue passioni?
Trovo che ci siamo molti punti in comune; entrambe sono fatte di ritmo e di suono. Dare una battuta o suonare una frase musicale può avere un approccio molto simile, anche perchè contano gli accenti, i respiri, le pause. La musica credo sia un linguaggio più universale, non ha il filtro della storia che ci racconta, è universale per tutti.
Dal 10 marzo ti vediamo al cinema con il nuovo film di Fausto Brizzi, “Forever young”. Perchè hai accettato questo film?
Era molto interessante la sceneggiatura e l’idea di lavorare con Fausto mi entusiasmava perchè lo stimo molto. Mi sono anche divertito moltissimo a vestire i panni del mio personaggio, duettando con un fuoriclasse come Teo Teocoli (è nata sul set anche una bella amicizia). E’ un film divertente ma che fa anche molto riflettere.
Interpreti Lorenzo. Cosa ci dici di lui?
Lorenzo non è né young, perchè è un 41enne, ma non è nemmeno un forever young, perchè accetta la sua età. Sta vivendo benissimo i suoi anni, è un secondo violino e non aspira a diventare primo, non è in perfetta forma ma non aspira a cambiare, non ha l’ansia di migliorarsi. Questo provoca uno scontro inevitabile con suo suocero, un vero forever young, dedito allo sport e alla sana alimentazione, sua ragione vita fino quasi all’ossessione, interpretato da Teocoli.
Questo film parla in particolare della giovinezza. Si può davvero rimanere sempre giovani secondo te?
Credo di sì! A rimanere giovani sono sicuramente la mente, i modi di fare e l’atteggiamento nei confronti della vita, anche se è necessario accettare l’effettiva età fisica. Continuare a fare cose che prevedono un’età del corpo a un’età in cui il corpo invece fatica, fa sì che si cada nel ridicolo, per fare un esempio; questo significa che fare i giovani a tutti i costi è sbagliato.
Hai preso parte al film di Massimiliano Bruno “Viva l’Italia”, un commedia drammatica, un ritratto amaro sull’Italia. Si parla di bugie, realtà, politica e raccomandazioni. La verità può essere un riscatto?
La verità è la migliore dei riscatti perchè se si riuscisse ad essere sinceri in tutte le situazioni, chiunque saprebbe sempre chi ha davanti e avrebbe ogni possibile spiegazione, per un rifiuto, un’accettazione, un momento no o anche un momento di gioia. Se una persona dice una cosa al posto di un’altra, si vive in un limbo di insicurezza; il contrario, invece, sarebbe più divertente.
Secondo te, siamo ancora in tempo per cambiare le cose? Potremmo un giorno dire “Viva l’Italia?
Ma certo! Ne sono più che convinto. Sono a favore del rientro dei nostri cervelli e del miglioramento della situazione nel nostro Paese, non per la fuga.
Un film molto interessante è stato “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia che ci ha raccontato di gruppo di ricercatori universitari che tentano di uscire dall’impasse lavorativa ed esistenziale della precarietà. Tu cosa pensi della cosiddetta fuga di cervelli dal nostro Paese? Pensi che la visione del film possa incoraggiato i nostri giovani a restare oppure no?
Penso che il film si ponga il fine di far ridere per distorcere, con la chiave della commedia, la realtà dei fatti. Non è un invito ad andarsene, semmai è una provocazione rivolta alle istituzioni affinchè finalmente possano cambiare quello che sta accadendo. Non sopporto il fatto che i nostri giovani studino in Italia ma che poi siano costretti ad andare via.
Un film che ti vede protagonista che mi ha molto colpito è stato “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo che, pur essendo una commedia, affronta temi delicati, come ad esempio quello della Camorra. Secondo te è possibile far riflettere attraverso qualche risata?
Sono convinto di sì. E’ necessario che si faccia tutto il possibile; una guerra è fatta di tante cose, strumenti, strategie e molto altro. Una delle tante forze in campo, oltre alle forze dell’ordine, allo Stato e ai magistrati, è lo spettacolo che può svegliare le coscienze facendo capire che dobbiamo agire per cambiare le cose.
Cosa vorresti rimanesse di Lorenzo di “Forever Young”?
La sua tranquillità nell’accettarsi così com’è perchè credo che questa sia una qualità che tutti dovremmo avere, è questa la vera bellezza.
Sei un attore che ha spaziato in ogni ruolo, hai ancora qualche sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe fare un film con Lorenza Indovina, oltre con il grande Paolo Genovese che con “Perfetti sconosciuti” ha fatto un film stupendo!
Quest’intervista verrà pubblicata in Resto al Sud. Normalmente il Sud è sinonimo di abbandono e solitudine. Secondo te è possibile resistere in queste terre?
E’ fondamentale resistere, è necessario!Il Sud è sempre un po’ dentro di noi, è sole, passione, mare, è bellezza, cultura e molto altro che va difeso con i denti.
I tuoi prossimi progetti?
Stiamo girando la saga di “Smetto quando voglio”.
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