Agevolazioni e incentivi per avviare una nuova impresa o ampliare una già esistente. E’ ampio il ventaglio di proposte per i finanziamenti a fondo perduto destinati a giovani imprenditori e imprenditrici. Ma nel dettaglio, come si concretizzano queste agevolazioni? A chi sono rivolte e come fare per accedere agli incentivi? Ecco una breve guida su come muoversi.
Finanziamenti a fondo perduto: cosa sono?
In sostanza, i finanziamenti a fondo perduto sono dei prestiti agevolati che vengono concessi a persone che ne facciano specifica domanda, senza l’obbligo di dover restituire attraverso un piano di rate, quanto finanziato.
Finanziamenti a fondo perduto: chi può fare domanda? I requisiti
I finanziamenti a fondo perduto sono prestiti concessi a persone che intendono mettersi in proprio aprendo una nuova attività o avviare una cosiddetta startup. Questi finanziamenti sono destinati principalmente allo sviluppo dell’imprenditoria femminile e giovanile o di alcune zone d’Italia, come ad esempio le regioni del Mezzogiorno, per promuovere lo sviluppo dell’economica locale.
Chi eroga i finanziamenti a fondo perduto?
I finanziamenti a fondo perduto sono erogati dagli enti pubblici, europei, statali o regionali, con lo scopo di aiutare lo sviluppo di attività imprenditoriali sul territorio italiano. Periodicamente vengono pubblicati dei bandi dedicati a determinate categorie di neo imprenditori. Per informazioni è possibile rivolgersi a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che in Italia si occupa dei bandi, degli investimenti e dello sviluppo delle start up.
Passi indispensabili per partecipare a un bando di finanziamenti a fondo perduto sono quelli di verificare se si posseggono tutti i requisiti al momento della domanda e inviare il modulo entro una specifica scadenza. Dopo una prima fase di valutazione, si passa al colloquio, poi- in caso positivo – alla firma del contratto e si procede all’erogazione del prestito.
Obblighi del beneficiario: domanda, durata e vincoli
L’attività d’impresa prevista nel progetto agevolato deve essere svolta per un periodo minimo di cinque anni decorrente dalla data del suo inizio effettivo, mantenendo la sede operativa dell’iniziativa nei territori agevolati. I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all’esercizio dell’attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni decorrente dalla data di inizio effettivo dell’attività d’impresa e comunque fino all’estinzione del mutuo.
Lascia un commento