Seconda serata del Festival di Sanremo capitanato da Claudio Baglioni e proprio all’inizio dell’ennesima maratona di musica e intrattenimento arriva la “canzone impegnata” di Mirkoeilcane.
Il cantautore romano, vincitore assoluto dell’ultima edizione di Musicultura, arriva sul palco con una canzone impegnata come quella del grande cantautorato italiano.
Per molti potrà ricordare Daniele Silvestri, ma per una delle poche volte sul palco del Festival torna una canzone emozionante di chi, come Mirko non resta impassibile dinnanzi ai temi sociali.
Dopo “Per fortuna”, che racconta del precariato nell’effimero mondo basato sul consumismo, arriva al Festival con “Stiamo tutti bene”, canzone che parla del viaggio della disperazione di un bambino che, con sua mamma, cerca di raggiungere il padre per costruire un futuro di speranza in una terra lontana.
Mirkoeilcane – Stiamo tutti bene
Ma qui arriva la giuria demoscopica a cui probabilmente interessa il mondo effimero di “Per fortuna” e manda Mirkoeilcane all’ultima posizione della classifica provvisoria per la sezione “Giovani” del Festival.
Ci si potrebbe attaccare a scuse come “la musica deve essere spensieratezza”, ma se la musica non è uno strumento per raccontare storie, quale sarà mai la sua funzione?
Molto probabilmente, la giuria demoscopica avrebbe apprezzato molto di più una nuova “Despacito” che un nuovo e importantissimo cantastorie italiano come Mirkoeilcane.
Mirkoeilcane – Testo Stiamo tutti bene
Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
Ciao, mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia, le persone buone
il calcio, le canzoni allegre ed il profumo buono della pelle di mia madre
papà mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno
specialmente con la mamma
perché si sente male
grida, piange e non la smette più
e per tre giorni si nasconde e non si fa vedere
Ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte
e fare il calciatore
so già palleggiare
con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato
perché corro forte
come il vento E allora volo alla radura
insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta
sai che rottura di co…
arrivo primo, come sempre
e allora sono attaccante
scarto, driblo, tiro in porta
ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
‘Mario vieni qua
prendiamo tutto quel che abbiamo
e raggiungiamo papà
mamma, proprio adesso, sto tirando un rigore
ma non c’è verso
ce ne andiamo, meglio non polemizzare Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
tutto molto bene
come si conviene
Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
non c’è nulla per cui ci dobbiamo preoccupare
e scomodare Ma guarda te a jella proprio a me doveva capitare
quattro giorni su sta barca, intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto
uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca
ci vuole un bel coraggio
stare in tre
seduti in mezzo metro di spazio
è come me e gli altri 200
tutti intenti a pregare
ed io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare Ma se soltanto sporgo anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia
e inizia a dire che ha sete
io ho pure sete, fame, sonno
e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno
di fare tutta sta scena
E poi c’è questo di fianco
che ha chiuso gli occhi
non li apre più
è da due giorni che dorme
che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma
e ha detto che era proprio stanco Boh, tre giorni fa
ne hanno buttato una ventina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare
e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po’ di spazio
per i piedi
È il sesto giorno
adesso dormo, pure mamma e un tipo magro
qualcosina più in là grida che vede la Madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
e mamma ha detto di non farci caso
e di essere forte
e di fare il bravo bambino
e star seduto qua
che mamma adesso s’addormenta
e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei E c’è un silenzio tutto intorno
che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo
e in cielo non c’è neanche la luna
gente grida, chiede aiuto
ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo
vedo sempre e solo onde
dopo onde, ancora onde
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri
ed esser buttato in mare
mi unisco al coro della barca
e inizio a piangere e gridare
non ho forza, chiudo gli occhi
e non so neanche nuotare Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene…
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