“EcoWalk” a San Ferdinando, un comune in provincia di Reggio Calabria. Mantenersi in forma aiutando l’ambiente. La tendenza che arriva dalla Svezia dopo il successo virale sbarca nel comune reggino.
Dalla Svezia una nuova tendenza
Si chiama “plastic jogging” ed è una tendenza che arriva direttamente dalla Svezia. Consiste nel passeggiare mentre si raccolgono i rifiuti. Moltissime iniziative organizzate nel mondo e la nascita di un vero e proprio fenomeno virale che ha visto la condivisione di migliaia di foto e video sui social network. Anche a San Ferdinando, comune costiero del tirreno reggino, prenderà il via “EcoWalk”, la passeggiata ecologica a tutela dell’ambiente. Un’occasione per tornare a vivere gli spazi aperti nel rispetto delle regole previste dalla Fase2.
L’iniziativa
L’idea di questa camminata ecologica, è stata ideata e fortemente voluta da Luca Gaetano, dirigente Pd e assessore a San Ferdinando, appassionato di surf, jogging e bicicletta, ha subito incontrato l’entusiasmo di molti sanferdinandesi, tra cui i volontari dell’Associazione 7 agosto da sempre in prima linea sulle iniziative ambientali.
Le adesioni tramite la pagina social
La EcoWalk di San Ferdinando sta già raccogliendo molte adesioni e ha suscitato la partecipazione attiva dei cittadini, come testimonia anche il consenso e la partecipazione sul gruppo Facebook “Sei di San Ferdinando se…”, lo spazio web di discussione cittadina, dove tutti gli EcoWalkers sono invitati a postare i propri selfie.
Ripulire il litorale, ritornando in forma
“Il litorale di San Ferdinando offre, una vegetazione marittima incantevole, ma i rifiuti portati dal mare o abbandonati da persone senza scrupoli deturpano l’unicità del paesaggio. La EcoWalk di San Ferdinando si propone di rispondere in maniera creativa, inclusiva ed etica a due questioni legate al benessere. Riattivare il corpo e ritrovare la forma fisica dopo lo stop invernale aggravato quest’anno dalla quarantena e operare una pulizia costante di spiaggia e pineta dai rifiuti abbandonati“. Dichiara Isabella Barbalace, componente del collettivo ambientalista “7 agosto” e animatrice del gruppo Facebook Sei di San Ferdinando se.
Un esempio per tutti
Luca Gaetano, promotore del progetto, aggiunge: “Considerato che le norme vigenti per la prevenzione anti-contagio non consentono di sostare in spiaggia ma impongono di stare in movimento, perché non sfruttare l’attività fisica per raccogliere un po’ di plastica da terra? L’iniziativa è un’occasione per connettere San Ferdinando a un movimento internazionale in continua crescita ma anche un esempio per tutti i territori che vogliano trovare, nelle difficoltà quotidiane o emergenziali, un’opportunità consapevole e virtuosa”.
La consapevolezza dei luoghi della nostra città
“Il lockdown ha portato ciascuno di noi a riflettere sull’importanza di molti aspetti che davamo per scontati durante la nostra vita pre-Covid, come ad esempio la fortuna di avere grandi spazi aperti a pochi metri da casa e una natura rigogliosa che ci circonda ogni giorno. La voglia di tornare alla normalità deve essere accompagnata da una nuova consapevolezza della qualità della nostra vita e dei luoghi in cui viviamo”, afferma Irma Loiacono, psicologa e assessore alle Politiche Sociali a San Ferdinando.
Un impegno semplice per tanti benefici
Conclude Gaetano: “è noto che l’interruzione di molte attività industriali durante l’emergenza Covid-19 abbia sensibilmente ridotto le emissioni di CO2 a livello planetario, allo stesso tempo però si assiste ad un grande incremento nel consumo di plastica monouso. Anche oggi e con una nuova motivazione ci vogliamo impegnare per stimolare le coscienze su questi temi che riguardano anche il nostro piccolo centro, attraverso un’iniziativa che richiede un impegno semplice e regala tanti benefici sul piano paesaggistico e psico-fisico”.
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