Elettricità e gas, telefonia fissa e mobile, internet. 100 mila aziende clienti in tutta Italia. 11 anni sul mercato e cifre da capogiro, sempre in costante crescita. A tutto ciò si affiancano i tanti progetti collaterali, che spaziano dal sociale al talent scouting.
Sono solo alcuni dei numeri di Optima Italia, la “Google del Meridione” che deve il proprio successo alla passione e alla semplificazione.
Nata nel 1999, dall’idea di due giovanissimi imprenditori, Danilo Caruso e Alessio Matrone, da un ‘sogno ambizioso’ – creare un’azienda di servizi che semplifichi la vita alle imprese italiane – è diventata presto una realtà consolidata. E da Cenerentola del Mezzogiorno si è trasformata in un colosso della telefonia prima e leader di servizi integrati poi.
Alessio, l’ad è uno dei protagonisti, insieme al cugino Danilo, di questa avventura di successo.
Il quartier generale nel centro di Napoli, una città non certo facile per avviare un’attività. Cosa vi ha spinto a fare impresa nel Mezzogiorno e in particolare in Campania?
La convinzione che questa città e più in generale questa regione siano ricche di talenti che spesso sono costretti ad allontanarsi per trovare un lavoro che risponda alle aspettative di tanti anni di studio. La consapevolezza che il nostro Sud, con il giusto impegno e la giusta tenacia, non ha nulla da invidiare allo storicamente produttivo Nord e che possa diventare un nuovo polo di riferimento.
Per Optima Italia la crisi sembra non esistere, qual è il vostro segreto?
Noi vogliamo semplificare la vita di imprese e famiglie con servizi che combattono le crisi, da qui il nostro successo matematico. Aggiungiamo a questo la continua innovazione, la ricerca estenuante della novità, la scelta di non sedersi mai sui successi raggiunti. E poi, vogliamo forse trascurare il capitale umano? Un team di ragazzi in gamba e fortemente appassionati al proprio lavoro e all’azienda stessa.
Quanto conta l’amicizia e l’affiatamento nel mondo del lavoro?
Moltissimo, ne abbiamo praticamente fatta una leva del nostro successo. E non parlo soltanto dell’amicizia con il mio socio Danilo Caruso, parlo di quella che giorno dopo giorno coltiviamo con i nostri dipendenti e di quella che vediamo crescere tra i ragazzi che lavorano fianco a fianco in azienda. È un valore tangibile e premiante in termini di produttività e coesione del gruppo.
Sempre alla ricerca di nuovi talenti e oltre 250 ragazzi impiegati, cosa chiedete a chi decide di entrare nella vostra squadra?
Creatività e dedizione, voglia di fare e sperimentare, intraprendenza; ovviamente il tutto come condimento di una solida preparazione che trasversalmente deve caratterizzare tutti i profili professionali ricercati.
Ogni giorno una nuova sfida, cosa avete in programma per i prossimi mesi?
La prima cosa che mi viene da dirle è “la discesa nel mercato consumer”, ma solo perché è senza dubbio la più impegnativa, la più significativa, quella che determinerà una cambiamento radicale dei sistemi e della struttura azienda. Ma in realtà c’è tanto altro che bolle in pentola, però posiamo la penna e diciamocelo in privato, siamo pur sempre napoletani e quindi…scaramantici.