L’Italia del boom economico, quella che vide trasformare una nazione uscita dalla guerra in un cumulo di macerie, nella quarta potenza industriale del mondo, vide spuntare dalla tv un piccolo protagonista.
Era un pupazzo animato che raffigurava un topo, dalla voce particolarissima. Esso era nato dalla fantasia di Maria Perego e la voce che contribuì ad instaurare una fama lunga 60 anni, era quella di Peppino Mazzullo.
Autore e doppiatore, Mazzullo è un classe 1926 e si appresta a compiere 90 anni. E li compie nella sua Sicilia, dove è tornato dal 2004, dopo anni una vita vissuta a Milano.
Nel suo paese, Santo Stefano di Briga, Mazzullo ha fondato il Piccolissimo Teatro di Messina, dove dirige una scuola teatrale.
Da giovane vendeva stoffe e riuscì a partire alla volta del suo sogno, grazie ad una attrice.
Entrò nella compagnia di prosa della Rai, e trovò un grande successo nazionale grazie allo Zecchino d’oro, dove interpretava la spalla di Mago Zurlì, ovvero lo scansonato Richetto.
Nel contempo diede la voce a Topo Grigio, il pupazzo più famoso d’Italia e gliela prestò fino al 2006. Ora quella voce continua, con un altro doppiatore ad intenerirci, e a ricordarci “quando eravamo bambini”.